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Fara. Consiglio d’Istituto boccia settimana corta alle scuole primarie. Genitori passano all’opposizione

Il Consiglio d’Istituto delle Scuole Primarie ha deciso che la settimana corta non si farà, ma l’Associazione Genitori Fara e San Giorgio non è per niente d’accordo.

‘Un paio di mesi fa –spiegano i genitori  – la scuola ha inviato alle famiglie un sondaggio nel quale si chiedeva parere favorevole o contrario alla settimana corta, a partire dal prossimo settembre. Era specificato che per avere il sabato libero si sarebbe prolungato di mezz’ora l’orario giornaliero con l’aggiunta di un pomeriggio. Anche negli anni precedenti si era presentata la stessa esigenza, infatti oltre il 90% dei genitori ha risposto a favore dell’iniziativa, entusiasti di poter passare un giorno in più con i propri figli. Visti i risultati – conclude il comunicato – si dava per scontato che il prossimo anno scolastico sarebbe iniziato con la settimana corta invece, a sorpresa, il Consiglio d’Istituto ha bocciato la proposta perché sono prevalse decisioni soggettive opposte a quelle espresse dalle famiglie’.

 

I genitori sostengono che dalla riduzione della settimana scolastica avrebbero tratto vantaggio anche le casse comunali. Il taglio della corsa degli autobus nel giorno festivo, l’unificazione dell’orario di uscita degli studenti di primarie e secondarie nel resto della settimana, il risparmio di 2 nonni vigile, la corrente elettrica e il riscaldamento spenti anche nel sabato rappresenterebbero infatti secondo mamme e papà un notevole risparmio.

‘Inoltre – sottolineano i genitori – oltre a Fara Vicentino ne trarrebbero beneficio anche San Giorgio e Salcedo, che si appoggiano alla scuola locale. Se poi si prende in considerazione il fatto che molti papà tornano sempre tardi dal lavoro e anche le mamme spesso fanno sera in ufficio, si potrebbero aiutare quei genitori che spasimano per trascorrere il sabato con i propri cuccioli’.

Per questo motivo è iniziata una protesta pacifica con tanto di raccolta firme che ha in breve tempo coinvolto genitori e cittadini. Lo scopo non è polemico nei confronti della scuola o di chi nello specifico ha preso la decisione di mantenere la settimana lunga, l’Associazione dei genitori vuole sottolineare che anche nella piccola Fara le decisioni del ‘popolo’ sembrano non contare e le autorità alla fine fanno quello che vogliono.

‘Il nostro tentativo – ha spiegato Giovanni Pigato Rizzato, presidente dell’Associazione dei genitori – è quello di raggiungere il risultato sensibilizzando il Consiglio d’Istituto che a settembre si riunirà ancora e chissà che rettifichi quanto già deliberato. Noi genitori vogliamo portare a conoscenza della gente come vengono fatte le scelte, vogliamo muovere il sentimento popolare. Speriamo si prendano anche in considerazione i costi che il Comune taglierebbe e le esigenze delle famiglie. E’ la prima volta – ha concluso – che ci permettiamo di fare opposizione attiva contro una decisione della scuola, ma lo facciamo perché riteniamo che l’argomento sia molto importante’.

Anna Bianchini