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Emergenza caldo da domani a domenica: la Regione si attiva

Alla luce del bollettino meteo specifico emesso poco fa dall’Arpa del Veneto, con previsioni di elevate temperature con possibile disagio fisico da domani, venerdì 18 luglio, a domenica 20 luglio, l’Assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha disposto, per la seconda volta quest’anno (la prima fu attorno a metà giugno), l’attivazione su tutto il territorio del Protocollo per la Prevenzione delle Patologie da Elevate Temperature approvato dalla Giunta regionale a fine maggio.

 

“Si tratta – ricorda Coletto – di una particolare organizzazione in rete che vede collaborare l’emergenza-urgenza, la rete ospedaliera, quella territoriale, l’Arpav, la Protezione Civile e i Servizi Sociali Regionali e degli Enti Locali per rafforzare l’assistenza ed il monitoraggio delle condizioni di salute delle categorie più a rischio di fronte ad un’ondata di caldo come questa, abbinata ad un peggioramento della qualità dell’aria. Si tratta ad esempio, di intervenire con priorità nei casi più gravi, ma anche di assistere, dal punto di vista informativo e di contatto, le persone in condizioni più disagiate, come gli anziani, e in generale le persone malate croniche che vivono sole”.

Il “Piano Caldo 2014” indica la popolazione a maggior rischio negli anziani; bambini da zero a 4 anni; diabetici; ipertesi; in chi soffre di malattie venose; nelle persone non autosufficienti; in chi ha patologie renali e in chi è sottoposto a trattamenti farmacologici particolarmente pesanti.

Le condizioni di “disagio” sono calcolate sulla base di un indice specifico denominato “Humidex” che considera temperatura, tasso di umidità e qualità dell’aria.

Nel periodo giugno-agosto dell’anno scorso, le giornate con disagio ambientale assente sono state 18; quelle con disagio ambientale moderato 36; quelle con disagio elevato 22 e quelle con condizioni climatiche pericolose per la salute 16.

Le condizioni di disagio vengono misurate su quattro aree: montana, pedemontana, pianeggiante e costiera. In tutte e 4 è dichiarato lo stato di allarme climatico per disagio fisico.