AltoVicentinOnline

Donazzan all’attacco del ministro Kyenge: ‘Basta slogan. Ci vuole rispetto delle regole’

“C’è immigrazione e immigrazione: c’è quella cinese irregolare, dannosa per le nostre imprese, silente e sconosciuta, c’è quella che entra irregolarmente, abusando del profugato e che danneggia la presenza di stranieri regolari che vivono e lavorano qui, e c’è quella regolarmente presente. Dobbiamo fare dei distinguo”.

Lo ha affermato l’assessore al lavoro del Veneto, Elena Donazzan, alla presenza della UIL nazionale e regionale, in occasione dell’appuntamento che si è svolto questa mattina al Novotel di Mestre, durante il quale si è parlato di immigrazione e di strumenti per rendere effettivo il diritto di cittadinanza e migliorare la qualità della presenza di stranieri in Italia.

 

“Non si affronta il tema dell’immigrazione con facili slogan come ha fatto il Ministro Kyenge che ingenera razzismo al contrario – ha sottolineato Donazzan – ma la vera integrazione si ottiene facendo rispettare le regole, a scuola come al lavoro, e non è con una facile commozione che affrontiamo il problema, come per i fatti di Lampedusa, dove illudiamo il mondo di poter venire da noi”.

“Apprezzo la volontà di UIM, l’Unione Italiani nel Mondo – ha proseguito l’assessore veneto – di creare e favorire una selezione delle nazioni di origine, perché non solo è differenziata l’Italia ma lo è ancora di più il mondo e, non potendo accogliere tutti, non possiamo che ragionare con chi è più vicino a noi culturalmente”.

“Potremmo utilizzare le risorse della prossima programmazione europea – ha concluso Donazzan – perché l’Europa non può continuare a lasciarci soli”.

di Redazione Thiene on line