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Covid. ‘Zona gialla non significa normalità’

Il ritorno in area gialla «non significa normalità». È necessario «evitare assembramenti» poiché c’è il rischio «assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili». Lo dice il coordinatore del Cts Agostino Miozzo sottolineando che è fondamentale ricordare cosa è successo la scorsa estate quando «molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi».

A settembre scorso, sottolinea ancora Miozzo, «abbiamo visto la curva schizzare rapidamente verso numeri difficilmente gestibili» e «oggi quel rischio è ancora assolutamente reale», senza dimenticare «l’incognita ‘varianti’, di cui si sa ancora poco circa la presenza sul nostro territorio ma abbastanza sulla loro velocità di diffusione».

 

Le nuove regole in Veneto area gialla

Rimane in vigore il coprifuoco, quindi fino al 15 febbraio 2021, come specificato dalle Faq governative, è consentito spostarsi tra le 5 e le 22, all’interno del Veneto, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l’eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative).

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle seconde case ubicate fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro

Per quanto riguarda le visite a parenti o amici, in quest’area sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Negozi, bar e ristoranti in zona gialla

Nelle regioni in zona gialla i negozi sono aperti, mentre per bar e ristoranti è previsto l’orario di chiusura alle 18, con l’asporto e la consegna a domicilio che sono consentiti fino alle 22 per i soli ristoranti. In zona gialla son aperti anche parrucchieri e centri estetici, oltre ad essere consentite le attività motorie come il jogging o le passeggiate. Restano chiuse  palestre e piscine. Aperti i centri sportivi. Scuola in presenza dall’infanzia alla terza media. Le superiori sono in presenza al 50% almeno per le prime 3 settimane a partire da lunedì 1 febbraio. È inoltre possibile spostarsi nelle seconde case anche fuori regione se la casa è di proprietà di un proprio caro o in affitto (ma solo affitto a lungo termine).

Sport in zona gialla

Restano sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali ad eccezione  delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip.

È consentito recarsi nei centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.