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Coronavirus:come gestire le emozioni. ‘ I bambini vanno protetti’

a cura della dott. Valeria Arcudi

Il nostro paese sta vivendo un momento delicato, che in alcune persone può generare paura e disagio.

Avere paura è normale, anzi, è utile a farci mettere in atto quei comportamenti preventivi a tutela della nostra salute e di quella degli altri. Uno stato di ansia elevata però può compromettere la nostra capacità di riflettere coerentemente con quanto sta accadendo, e ridurre il nostro benessere psicofisico.

Tra le paure che si registrano con maggior frequenza a causa della pandemia in corso e dei conseguenti provvedimenti governativi messi in atto negli ultimi giorni, c’è la sensazione di non poter fuggire dal pericolo, con il timore, a volte, di morire. La consapevolezza di non avere la libertà di movimento che avevamo prima infatti potrebbe far scaturire stati di ansia e rabbia controproducenti. Provate quindi a pensare che in casa siete protetti, che è un posto sicuro, e che la situazione è transitoria. Selezionate informazioni provenienti da fonti affidabili, valutate i rischi effettivi e ricordate che il nostro Sistema Sanitario è uno dei migliori al mondo.

La sensazione di essere soli poi è un’altra delle emozioni che stanno provando coloro che per ora non possono raggiungere i propri familiari; alcune persone potrebbero non riuscire a sostenere la condizione temporanea di isolamento, provando un forte senso di solitudine. E’ importante quindi mantenere la comunicazione con i propri cari o con gli amici,senza però parlare solo di quello che sta accadendo. Si possono condividere ad esempio ricordi, esperienze, progetti per il futuro.

Per quanto riguarda il senso di impotenza che si è generato in molte persone difronte ad un “nemico” così dannoso è bene ricordare che ognuno di noi, se segue le regole imposte dal Ministero della Sanità, è parte attiva nel processo di guarigione del nostro Paese, e ne è responsabile.

E ora resta la questione della gestione del tempo che ora abbiamo a disposizione, che sembra troppo, sembra non passare mai. Potrebbero rivelarsi utili in tal senso alcuni suggerimenti:

Limitare il tempo dedicato all’informazione: guardare solo una o due edizioni giornaliere del telegiornale, o solo un sito web di informazione. Accedere a troppe notizie, a volte anche contrastanti tra loro, potrebbe portare a una condizione di sovraccarico cognitivo.

Gestire in modo positivo l’utilizzo dei social network

Non credete e non condividete tutti i post che trovate, che parlano di Coronavirus . Molto spesso le notizie sono infondate, e generano solo allarmismi. Condividete post positivi, divertenti e che magari suggeriscano delle valide alternative su come utilizzare il tempo libero a casa.

Scoprire il valore della famiglia

Prendetevi cura di chi vive con voi, e di voi. Può essere l’occasione di iniziare un corso online, ascoltare musica, dipingere. Potrebbe essere difficile per qualcuno, e in questo caso creare una nuova routine, con orari simili a quella precedente, potrebbe facilitare il processo di adattamento a questa nuova, transitoria realtà.

I bambini

Innanzitutto i bambini vanno protetti dagli allarmismi che si stanno generando in questi giorni, per cui non mostrate immagini di persone in ospedale, di code ai supermercati, o di città deserte. Cercate di fargli fare le cose che facevano prima a casa, come guardare un film, fare i compiti, giocare. Cercate, per quanto possibile, di mantenere costanti gli orari dei pasti e soprattutto quelli dedicati al sonno.

Tutti stiamo facendo lo stesso sacrificio, anche se in misure diverse.

E’ vero che le persone si ammalano, è vero che alcune muoiono, ma è altrettanto vero che moltissime sono guarite e che le sperimentazioni dei farmaci per debellare questa pandemia stanno dando esiti positivi.

Lo sforzo che stiamo facendo darà i suoi frutti, anche se non possiamo vederli nell’immediato.

Crediamoci, e presto torneremo a sorridere. Insieme.

Dott.ssa Valeria Arcudi – Psicologa
Disturbi dell’Apprendimento e dell’Attenzione

 Psicopatologia dell’Apprendimento

 Neuropsicologia delle Disabilità Intellettive
Sistema Attentivo e Funzioni Esecutive
E mail: valeriaarcudi@libero.it