“Le mascherine servono per far riaprire le aziende e far ripartire l’economia”. Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, spiega come e perché la Regione Veneto ha deciso di scendere in campo a fianco delle aziende che riconvertono parte della propria produzione al fine di confezionare mascherine chirurgiche certificate.
“Per far ripartire l’economia al più presto dobbiamo essere pronti a dotare le aziende e i luoghi di lavoro di tutti i dispositivi di protezione e sicurezza per i lavoratori che oggi scarseggiano – ha evidenziato – La Regione ha messo a disposizione la propria Unità di crisi aziendali per accompagnare gli imprenditori e le imprese del Veneto che hanno pensato di riconvertire parte della propria produzione nella confezione d’emergenza di mascherine chirurgiche certificate”. Elena Donazzan, mette in evidenza il lavoro di assistenza e accompagnamento che la Regione Veneto, attraverso la propria Unità di crisi aziendale, sta svolgendo a supporto di Confindustria Veneto per sostenere la tutela della sicurezza dei lavoratori nelle aziende che attualmente stanno lavorando e per favorire la ripartenza quanto prima del sistema produttivo.
L’Unità regionale di crisi aziendali, al momento, sta assistendo oltre un centinaio di aziende per la produzione in emergenza di mascherine chirurgiche per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, in stretto raccordo con il Tavolo della Moda regionale, al quale partecipano Confindustria Veneto, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Cna e l’Its-Academy Cosmo. Alle aziende interessate vengono fornite informazioni sulla normativa vigente e assistenza per le procedure di certificazione e accedere agli incentivi erogati da Invitalia.
“In questa fase di grande emergenza e di inevitabili incertezze, riteniamo importante accompagnare le aziende in modo corretto e documentato – ha continuato l’assessore – Obiettivo della Regione e della sua Unità di crisi aziendali è supportare le aziende del nostro tessuto produttivo nella valutazione di una eventuale riconversione produttiva in questo quadro emergenziale e in assenza di una filiera produttiva locale in questo specifico settore. L’eventuale riconversione produttiva di aziende, o di reparti di aziende, deve avvenire in sicurezza, con le dovute garanzie di rispetto delle procedure e dei processi di validazione dei prodotti, a tutela delle stesse aziende e degli utilizzatori finali dei dispositivi di protezione individuali. Confindustria Veneto, in raccordo con l’Università di Padova, sta affrontando la nuova sfida di creare le condizioni per favorire la costituzione di una filiera produttiva veneta dei dispositivi di protezione individuale, necessaria non solo per garantire fornitura adeguate al mondo della sanità ma anche per lo stesso contesto produttivo e la continuità dei processi aziendali. Stiamo operando a supporto di scelte di riconversione produttiva – ha concluso Elena Donazzan – anche al fine di preservare, in un’ottica di lungo periodo, l’operatività e la produttività delle aziende, e di ridurre, per quanto possibile, l’impatto di un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali”.
Ufficio Stampa Regione Veneto