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Schio resta, Thiene parte sebbene all’ultimo minuto. Agenzie viaggi a confronto

C’è chi parte e c’è chi resta. I primi sono i thienesi, che nonostante la crisi ce l’hanno fatta ad organizzarsi seppur cercando il risparmio. I secondi sono gli scledensi, che si sono sacrificati di più, rinunciando talvolta, alle ferie fuori porta, ripiegando su mete poco distanti.

Il dato emerge da un sondaggio fatto con le agenzie viaggi dell’Alto vicentino, ma passeggiando per le vie di Schio, in questa caldissima settimana che prelude a Ferragosto, non si hanno dubbi: la crisi quest’anno non e` andata in vacanza e i cittadini scledensi ancora affollano le strade e la piazza del centro. Va un po’ meglio a Thiene, dove il periodo di ferie e` percettibile, non solo dalle vetrine chiuse dei negozi del centro.

Lo confermano le agenzie turistiche delle due citta`: ’Un 30 per cento di partenze in meno, e tutte sotto data – dice Rossella Lista di Adm Viaggi di Thiene – forse la troppa pubblicita` ha fatto sperare tutti in grandi ribassi last minute, che in effetti non ci sono stati’.


’Adesso – racconta Susanna Boscato dell’agenzia thienese Caliba – pretenderebbero di fare una vacanza di una settimana con 300/400 euro, proprio quando le offerte ragionevoli per la fascia media sono gia` esaurite. Quest’anno, sono stati premiati coloro che hanno prenotato per tempo’.


Comunque, il dato significativo, che riecheggia nelle dichiarazioni degli operatori turistici della zona, riguarda le famiglie con bambini: ’Le famiglie tradizionali, genitori e due, tre figli di classe media – osserva Fabio Pertile di Schioland – sono sparite dalle agenzie. Le uniche famiglie che vediamo sono quelle che non hanno problemi di soldi. Prenotano il pacchetto costoso e poi pretendono tutti i servizi immaginabili. Per il resto, sono tutte coppie giovani o di pensionati.
Segno che le famiglie ’normali’ si sono arrangiate ad organizzare una vacanza fai da te in qualche localita` italiana, oppure hanno rinunciato alle ferie .


Una constatazione confermata dalle dichiarazioni, riportate dall’ANSA (8 agosto) di Bernabo` Bocca, presidente di Federalberghi: ’La crisi, dopo aver falcidiato la classe medio-bassa, sta colpendo quest’anno il ceto medio, che ha sempre costituito nel nostro paese la struttura portante dei consumi’.
Resta da spiegare il dato, altrettanto significativo, della maggiore ’poverta` turistica’ nel territorio di Schio.


’Non e` detto, comunque – completa il quadro Giuliana Gramola della scledense Rigal viaggi – che tutti coloro che adesso sono a casa abbiano rinunciato : ci sono tanti giovani che, ad esempio, hanno pensato ad una partenza intelligente, rimandando il viaggio ad ottobre, magari per l’Australia’.
La necessita` aguzza l’ingegno, ed il turista dell’alto vicentino sta cominciando a preferire le ’vacanze liberta`’, come le chiama Fabio Pertile, cioe` le soluzioni flessibili e personalizzate per adattare la vacanza alle necessita` – e alle possibilita` – di ciascuno.

Umberto D’Anna