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Cgil: ‘Il Coronavirus e il taglio dei posti letto: 400 in 20 anni’

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO da Cgil

L’emergenza coronavirus di queste settimane sta facendo emergere con forza quanto da sempre la CGIL sostiene, ovvero l’importanza di avere un sistema sanitario pubblico.
La sanità pubblica è un presidio fondamentale per garantire il diritto alla salute di tutte le persone, ed è per questo insostituibile e queste ragioni va difesa e rafforzata!

In un contesto come quello che stiamo vivendo, di emergenza e instabilità generale, la tenuta del nostro sistema passa non solo attraverso la tempestività e qualità dei provvedimenti che, a partire dal Governo, sono stati e dovranno essere adottati , ma anche attraverso il senso di responsabilità che ciascuno di noi è chiamato ad esercitare in un momento così critico.

E in un simile contesto, serve ricordare e ribadire con forza il ruolo fondamentale ricoperto dalla sanità pubblica, su tutto il territorio nazionale e anche qui, nella nostra provincia di Vicenza. Medici, infermieri, personale socio-sanitario e tecnico, in questi giorni stanno dimostrando professionalità, responsabilità e abnegazione che meritano un grande ed immenso ringraziamento da parte di tu e e tu noi.

I ringraziamenti da soli però non bastano: è da anni che sottolineiamo le carenze di organico che ci sono nei nostri ospedali, gli scarsi investimenti in formazione ed organizzazione, l’assenza di una rete adeguata di servizi territoriali e domiciliari, le poche risorse destinate alla prevenzione.

Gravi sono gli errori fatti da questa Regione nella programmazione socio sanitaria che ha visto, tra l’altro, tagli di posti letto e di personale, e privatizzazioni striscianti anche attraverso la costruzione di ospedali attraverso il project financing.

La carenza di posti letto nelle terapie intensive della nostra Regione è un aspetto che oggi ci preoccupa molto: dal 2002 ad oggi ben oltre 400 posti letto tagliati in vent’anni!

Serve, quindi, un cambiamento radicale delle politiche sanitarie, soprattutto in Veneto: ora tutta l’attenzione va posta giustamente all’emergenza, ma è indubbio ed evidente che poi si dovrà aprire, anche in Veneto, una discussione sulla tenuta del servizio sanitario pubblico: urgono investimenti veri e non a spot, assunzioni stabili di medici ed infermieri, una programmazione avanzata dell’offerta ospedaliera e socio sanitaria che inverta le politiche di questi anni.

Noi vogliamo una sanità pubblica, gratuita e di qualità, nel pieno rispetto della nostra Costituzione per continuare a vivere in un Paese nel quale vive e si rafforza un sistema universalistico e solidale.

Giancarlo Puggioni

Cgil Vicenza