Velo integrale imposto alle donne o la separazione di uomini e donne negli spazi pubblici spaventano la maggioranza degli italiani: lo rivela il Rapporto Censis 2024 da cui emerge che l’arrivo di persone con culture molto diverse dalla propria rappresenti- ancora- un elemento destabilizzante per i cittadini di nazionalità italiana.
Infatti per il report “il 57,4% degli italiani si sente minacciato da chi vuole radicare nel nostro Paese regole e abitudini contrastanti con lo stile di vita italiano consolidato, come ad esempio la separazione di uomini e donne negli spazi pubblici o il velo integrale islamico”. Non solo: per il 38,3% degli italiani anche l’ingresso nel Paese dei migranti rappresenta una minaccia. E ancora: il 29,3% prova ostilità per chi è portatore di una concezione della famiglia divergente da quella tradizionale, il 21,8% vede il nemico in chi professa una religione diversa, il 21,5% in chi appartiene a una etnia diversa, il 14,5% in chi ha un diverso colore della pelle, l’11,9% in chi ha un orientamento sessuale diverso. “Se il ceto medio si sfibra, il Paese non è più immune al rischio delle trappole identitarie”: è la motivazione fornita al tenore delle risposte dal Censis.
“ITALIANITÀ? PER IL 57% SOLO CON DISCENDENZA DIRETTA”
Sulla stessa linea d’onda le risposte ai quesiti sulla cittadinanza. Mentre infatti il dibattito politico si arrovella sui criteri normativi da adottare per regolare la sua acquisizione, il 57,4% degli italiani ritiene che “l’italianità sia cristallizzata e immutabile”, definita dalla discendenza diretta da progenitori italiani, per il 36,4% è connotata dalla fede cattolica, per il 13,7% è addirittura associata a determinati tratti somatici.
“L’ITALIA È IL PRIMO PAESE DELL’UE PER IL NUMERO DI CITTADINANZE CONCESSE”
In controtendenza, i numeri reali dell’integrazione. Negli ultimi dieci anni infatti sono stati integrati quasi 1,5 milioni di nuovi cittadini italiani, che prima erano stranieri. Così conferma il rapporto Censis, che continua: L’Italia si colloca al primo posto tra tutti i Paesi dell’Unione europea per numero di cittadinanze concesse (213.567 nel 2023). Con un numero molto più alto delle circa 181.000 in Spagna, 166.000 in Germania, 114.000 in Francia, 92.000 in Svezia, le acquisizioni della cittadinanza italiana nel 2022 ammontavano al 21,6% di tutte le acquisizioni registrate nell’Ue (circa un milione). E il nostro Paese è primo anche per il totale cumulato nell’ultimo decennio (+112,2% tra il 2013 e il 2022).