Draghi al Mef: “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono chiari, i disastri meteorologici sono quintuplicati e l’Italia non sta facendo abbastanza”.

Sono taglienti le parole del premier italiano Mario Draghi, che al Mef non ha avuto dubbi nel dichiarare le responsabilità dirette dei Paesi, che con le loro politiche non contribuiscono a sufficienza ad abbassare il livello di riscaldamento.

“Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato – ha sottolineato – Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all’Australia. E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti”.

“Stiamo mancando il target di Parigi: così raggiungeremo +3° entro fine secolo”

“Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa – spiega Draghi -. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche”.

L’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai”

A causa dell’emergenza climatica in atto “l’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi – ha aggiunto il presidente del Consiglio, sottolineando che – gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa. Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci, la cui tempistica non potrebbe essere più appropriata”.

fonte Dire

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