AltoVicentinOnline

Cabrini: “Quando Paolo Rossi mi chiese ‘Te la senti?”

“Nelle immagini forse non si vede, ma nel momento in cui prendo la rincorsa, mi passa dietro Paolo Rossi e mi chiede ‘Te la senti?’”. Così Antonio Cabrini al Giffoni Film Festival. È stato protagonista della Masterclass Impact!, durante cui ha risposto alle domande dei giffoners presenti.

Il campione del mondo con la nazionale dell’82 tra curiosità sul calcio e riflessioni sull’importanza dello sport, come i retroscena della finale del mondiale del 1982 vinto dalla Nazionale Italiana, durante cui Cabrini ha sbagliato un rigore durante i 90 minuti. “Nonostante il rigore sbagliato ho avuto la fortuna di avere un gruppo fantastico e soprattutto un allenatore come Bearzot che mi attaccò al muro e mi disse: “Nonostante questo rigore sbagliato, questo mondiale lo vinciamo noi”. E ha poi proseguito: “La vittoria di quel del mondiale ha significato il cambiamento di un Paese, che si trovava ad affrontare problemi come le Brigate Rosse e i grandi scioperi. Quella vittoria cambiò le sorti del Paese, anche a livello di crescita industriale“.

Ai ragazzi di Giffoni arriva anche il messaggio di Cabrini sull’importanza di praticare sport, qualunque esso sia: “Lo sport aiuta sotto tanti punti di vista. Ti tiene mentalmente presente. È indispensabile. Molti ragazzi hanno problemi fisici legati ad esempio all’obesità e lo sport può aiutare moltissimo anche per risolvere certe problematiche. Fate dello sport!“.

Cabrini ha poi ricordato Gaetano Scirea, amico e compagno dentro e fuori dal campo: “Non aveva bisogno di parlare per farsi capire. Io me lo tengo dentro come compagno fuori dal campo. Non l’ho mai visto arrabbiato, la sua arrabbiatura era talmente leggera che era un divertimento”.

Infine, il commento di Cabrini sull’ultimo anno vissuto dalla Juventus: “Quando sei al di fuori dell’ambiente bianconero, è difficile dire qualunque cosa. Non penso che i tifosi siano stati abbandonati, perché parliamo comunque di situazioni molto difficili da gestire“.

Insieme a Cabrini anche ZW Jackson, creator digitale sul mondo del calcio, amatissimo dai più giovani, che non nasconde l’emozione di essere al suo fianco: “È una figura calcistica che anche i più giovani conoscono. Io poi sono juventino”. E commenta anche il modo di seguire oggi le partite: “Ormai i ragazzi guardano il telefono durante le partite, e questo dimostra che l’interesse per le partite è in calo. Mio padre mi diceva che prima ogni squadra aveva dei top player. Oggi si sta perdendo questa cosa e certe soluzioni come il tempo effettivo sono a favore dello spettacolo”.