Una bomba a mano da esercitazione militare è stata trovata a Brescia, all’ingresso della filiale locale della Banca Popolare di Vicenza.
L’azione è stata definita un “atto intimidatorio”, o meglio la vendetta di un azionista deluso, che come tanti altri, dalla sera alla mattina, invece di azioni sicure si è ritrovato ad avere in mano carta straccia.
Pare che l’uomo non abbia retto alla rabbia e abbia deciso di vendicarsi contro quella banca definita da anni ‘inaffondabile’ e nella quale migliaia di soci hanno investito i risparmi di una vita.
In effetti, la svalutazione repentina delle azioni della Pop Vi, passate in pochissimo tempo da 62,5 euro a 10 centesimi, ha turbato il sonno di parecchie persone. E pare proprio questo il movente, ormai dato per certo, dell’atto intimidatorio che si è consumato alla filiale di via Triumplina della sciagurata Popolare di Vicenza. A lanciare l’allarme è stato il direttore quando, alzando la saracinesca, ha trovato l’ordigno, una bomba a mano da esercitazione militare, incastrato nella maniglia. Non si sa se l’ordigno potesse esplodere o fosse solo una provocazione, ma per togliere ogni dubbio sul posto è arrivato un reparto di artificieri che hanno rimosso l’ordigno.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri, che hanno subito escluso la pista politica. I sindacati hanno condannato quanto successo identificando la vicenda come atto intimidatorio.