Ecco il testo integrale della lettera di Berlato ad Alfano:
Caro Angelino,
prendo atto con stupore e profondo rammarico della notizia riportata dai giornali della Tua visita a Vicenza nella giornata di ieri, martedì 12 febbraio u.s..
La notizia ci appare ancor più singolare dal momento che solo pochi giorni fa, l’11 febbraio u.s. il Coordinamento provinciale di Vicenza mi aveva pregato di rinnovare l’invito ai coordinatori regionali del Partito ( con la mail che Ti allego in copia ) di richiedere la presenza di qualche leader nazionale di Partito per poter rendere più incisiva la nostra azione nel corso della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2013.
A nome di tutti i componenti del Coordinamento provinciale del Pdl che Ti hanno sostenuto palesemente e con convinta determinazione anche quando si pensava di poter celebrare le primarie all’interno del Pdl, desidero esprimerTi il nostro sentito risentimento nel vederTi arrivare nella nostra provincia senza che il sottoscritto, in qualità di Coordinatore provinciale del Pdl e con esso nessuno dei componenti del Coordinamento provinciale, fosse stato invitato dagli organizzatori dell’evento vicentino né tantomeno avvisato del Tuo arrivo, cosa che ci avrebbe permesso di riservarTi un’adeguata ed amichevole accoglienza, ben diversa da quella che Ti è stata riservata ieri a Vicenza con la presenza di un così esiguo numero di partecipanti da far vergognare qualsiasi esponente di partito dotato di sufficiente buon senso e di un minimo di dignità da capire che il Segretario nazionale del proprio Partito merita ben altra accoglienza.
Il nostro stupore ed il nostro rammarico è altresì motivato dal vederTi accompagnato da personaggi che, in occasione della preparazione delle primarie, avevano annunciato pubblicamente che avrebbero portato la loro pur scarna dote di consensi ai Tuoi diretti avversari.
Appare ancora più singolare il vederTi accompagnato da soggetti che hanno apertamente criticato la ridiscesa in campo del nostro Presidente Silvio Berlusconi o da altre che, non più di qualche settimana fa, avevano bollato il nostro Partito definendolo l’acronimo di “ Penoso, Delirante, Lontano”.
Ritenendo di non voler neppure perdere del tempo per disquisire sulla coerenza di certi soggetti che adesso, sull’onda dei contrastanti sondaggi che darebbero il nostro Partito in netta ripresa di consensi, si affrettano a farsi riprendere dalle telecamere all’arrivo dei nostri leaders nazionali, tentando di accaparrarsi una parte del merito della ripresa di consenso di quel partito del quale tanto si erano lavati la bocca e che tanto avevano denigrato fino a poche settimane fa.
A nome di tutti i componenti del Coordinamento provinciale del Pdl di Vicenza che condividono il mio profondo rammarico nel constatare la difficoltà del combattere per il rispetto delle regole in un Partito in cui sembrano non esserci regole ed in cui sembra che l’incoerenza, l’assoluta mancanza di consenso personale, la totale incapacità organizzativa, sembrano essere considerati come requisiti essenziali per essere chiamati a ricoprire cariche di rilievo all’interno del Partito ed all’interno delle istituzioni, mi chiedo per quanto tempo ancora sarà possibile che in questo Partito, indipendentemente dalle qualità umane e politiche possedute, basti essere il genero di noto avvocato romano che difende un esponente nazionale del nostro Partito per veder assicurata la propria nomina in Parlamento.
Per quanto tempo ancora sarà consentito che nel nostro Partito si tenti in tutti i modi di delegittimare un Coordinamento provinciale, unico organo statutario democraticamente eletto all’interno del nostro Partito? Per quanto tempo ancora si potranno calpestare le regole statutarie in modo talmente spregiudicato da lasciare ancora spazio alla cupola che da troppo tempo ammorba la politica, l’economia, la società vicentina e veneta?
Per quanto tempo ancora, caro Segretario nazionale, dovremo assistere nel nostro Partito al calpestamento della democrazia interna, alla connivenza con abitudini dalle quali qualsiasi persona per bene dovrebbe prendere immediatamente le dovute distanze?
Speriamo vivamente, caro Angelino, che dopo le imminenti elezioni politiche, qualcuno ci dica e ci dimostri se vale ancora la pena di combattere in questo Partito per difendere quei valori e quegli ideali nei quali, pur provenendo da esperienze politiche diverse, ci siamo riconosciuti sin dalla nascita del Popolo della Libertà.
Un sincero e cordiale saluto.
on. Sergio Berlato
Coordinatore provinciale del Pdl di Vicenza