Veneto e Lombardia unite per stilare un documento comune da sottoporre al governo in tema di autonomia differenziata.
I presidenti delle due regioni promotrici del referendum del 2017, con il veneto Luca Zaia in pole position per ottenere quanto secondo lui è “necessario per migliorare la condizione generale del Paese”, hanno fatto ufficialmente squadra e si sono incontrati a palazzo Balbi per predisporre una linea unica ed un testo comune con cui andare al prossimo appuntamento con il Governo.
Solo due settimane fa Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali, aveva confermato la necessità di procedere con il cammino attuando il principio di sussidiarietà. Durante la pandemia covid, le Regioni hanno dato prova di capacità di azione individuale ed intenzione di applicare quanto di competenza in tema di Sanità e di essere anche più veloci dello Stato. Ma molti presidenti hanno ribadito di essere pronti a ben altro, dimostrandosi soddisfatti per quanto espresso da Maria Stella Gelmini al meeting di Rimini. Zaia e Attilio Fontana in primis.
“Davanti alla pandemia lo Stato ha registrato qualche défaillance, ma come sappiamo è stato un evento eccezionale – ha sottolineato il ministro Gelmini – La lotta alla pandemia è una lotta dello Stato. Certo, in alcuni momenti si sono viste le regioni come uniche responsabili nel gestire la pandemia, ma poi con un nuovo coordinamento, quello gestito dal generale Figliuolo, le cose sono cambiate in positivo. Ricordiamoci che l’articolo 5 della Costituzione affida alle regioni un importante ruolo di autonomia”.
di Redazione Altovicentinonline