È legge il ddl per il contrasto della violenza sulle donne e domestica. Il testo, che porta la firma della ministra per le Pari opportunità Eugenia Roccella, è stato approvato in via definitiva dall’Aula del Senato con un voto all’unanimità (157 voti favorevoli, zero contrari e zero astenuti). Lungo applauso e senatori in piedi dopo il voto finale. Il disegno di legge, arrivato dalla Camera con alcune modifiche rispetto al testo del Governo, rafforza le norme del Codice Rosso per la tutela delle vittime di violenza e un rafforzamento delle norme di prevenzione (ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento).
Il ddl prevede obblighi di informazione alle persone offese. Arresto in flagranza differita entro un massimo di 48 ore: potrà essere utilizzata la documentazione videofotografica o altra documentazione ottenuta con dispositivi di comunicazione informatica o telematica (ad esempio le chat) dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto. Specializzazione per i magistrati che si occupano di violenza sulle donne e formazione per gli operatori di polizia. Allontanamento d’urgenza dalla casa familiare anche fuori dei casi di flagranza. Infine, una provvisionale a titolo di ristoro anticipato a favore delle vittime.
LA DISCUSSIONE OGGI IN SENATO
Questa mattina nell’Aula del Senato ha avuto luogo la discussione generale sul disegno di legge del Governo contro la violenza sulle donne, licenziato ieri all’unanimità dalla Commissione Giustizia.
Il testo è stato varato dal Consiglio dei ministri – con le firme dei ministri Roccella, Nordio e Piantedosi – a inizio giugno e approvato in prima lettura alla Camera il 26 ottobre scorso con alcune modifiche. Grazie a un accordo tra i gruppi di maggioranza e opposizione a Palazzo Madama non sono stati presentati emendamenti. Il ddl è arrivato quindi in Aula per il via libera definitivo proprio nei giorni della tragedia di Giulia Cecchettin, uccisa per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta.
Anche sulla spinta di quest’ennesimo tragico fatto di cronaca, il Parlamento ha impresso un’accelerazione all’approvazione della legge. I 19 articoli mirano a rafforzare la tutela della vittima accrescendo l’attenzione verso i “reati spia” e inasprendo le misure di protezione preventiva.
ROCCELLA: UN DDL PER LA PREVENZIONE, COGLIERE IN TEMPO I SEGNALI
“È una legge che si pone nel solco del codice rosso, cioè della necessaria urgenza con cui vanno colti i segnali di rischio, gli atteggiamenti aggressivi, le minacce e le persecuzioni, per interrompere il ciclo della violenza, per proteggere la donna che ha la forza di denunciare, che si ribella al ruolo di vittima. L’abbiamo detto più volte: si tratta di norme che intervengono sulla prevenzione più che sulla repressione, per facilitare il ricorso alle misure cautelari, per rafforzarle, per assicurare tempi certi e brevi da parte della magistratura, perché sappiamo che tutto questo, la rapidità nella valutazione del rischio e nell’assunzione di misure di tutela adeguate, possono davvero salvare vite. Non tutte, certo”, dice la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, nella sua replica in Senato al termine del dibattito in Aula sul ddl per il contrasto della violenza sulle donne.
ROCCELLA: OGGI UNA BELLA PAGINA, POLITICA UNITA
“Questa di oggi è una bella pagina che abbiamo scritto insieme, e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a scriverla, in uno spirito di condivisione e leale collaborazione. A partire dai ministri Nordio e Piantedosi, che hanno firmato insieme a me il ddl del governo, e poi i relatori, i presidenti e i membri delle commissioni parlamentari coinvolte, alla Camera e qui al Senato, gli altri componenti del governo che hanno seguito i lavori. Ho detto già dopo il voto alla Camera che aver visto, fin dal primo voto sugli articoli della legge, tutte le luci verdi che si accendevano è stata una vera emozione, e ancora di più lo è oggi, nel momento del voto definitivo”, dice la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella. “E’ un’emozione – spiega la ministra – perché questa legge introduce misure che possono fare, in tanti casi, la differenza tra la vita e la morte, e averla votata tutti insieme testimonia che, sulla lotta contro la violenza sulle donne e i femminicidi, c’è davvero una volontà politica condivisa, che supera le divisioni e le diverse appartenenze”.
DOMANI IN SENATO PROIEZIONE FILM CORTELLESI ‘C’È ANCORA DOMANI’
Domani in Senato verrà proiettato “C’è ancora domani”, il film di Paola Cortellesi da giorni nelle sale cinematografiche. A darne l’annuncio è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante le votazioni del ddl Roccella contro la violenza sulle donne e domestica approvato in via definitiva. La proiezione avverrà alle 16.15 in sala Koch, dopo il premier-time in Aula con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’iniziativa è stata promossa dal presidente La Russa in vista del 25 Novembre, giornata dedicata alla lotta al femminicidio.
Aula del Senato semideserta durante l’esame del ddl contro la violenza sulle donne
L’esame del disegno di legge del governo contro la violenza alle donne si svolge in un’Aula di Palazzo Madama semideserta. Quasi vuoti gli scranni di maggioranza e opposizione. Ai banchi del governo è seduta solo la ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella. Presenze numerose solo nella tribuna riservata agli ospiti dalla quale assiste ai lavori una scolaresca di Colle val d’Elsa. A denunciare la scarsa presenza di senatori durante l’esame di un provvedimento che tutti definiscono importante è anche Susanna Camusso (PD) che su X posta la foto dell’Aula praticamente vuota.