La magia del fuoco ha sempre affascinato gli spettatori di tutto il mondo, e gli artisti di strada che si esibiscono come mangiafuoco e sputafuoco riescono a incantare il pubblico con giochi di fiamme che sembrano sfidare le leggi della natura. Tra questi artisti emergenti, Giada Vivian, Sara Milan e Francesca Brunello stanno facendo parlare di sé, portando il loro spettacolo di fuoco in vari eventi privati e pubblici, stupendo grandi e piccini con la loro maestria.
Giada Vivian, 26 anni, di Zugliano, ha iniziato il suo percorso nel mondo delle arti circensi sette anni fa con la danza aerea. Proveniente dalla ginnastica artistica a livello agonistico, la zuglianese molto conosciuta anche a Thiene, ha ampliato il suo repertorio includendo i tessuti aerei, i cerchi aerei e le cinghie, per ampliare le opzioni di intrattenimento che già insegna presso la scuola Aria a Marostica, gestita dalla sua prima allenatrice Sara Milan. Sara, 29 anni, originaria di Breganze, vive a Chioggia dove ha la sede principale della sua scuola, mentre a Marostica insegna insieme a Giada e Francesca Brunello di Zanè.
Da un anno, queste tre artiste hanno introdotto lo spettacolo del fuoco nelle loro performance, arricchendo così il loro repertorio. Sabato scorso, durante un evento organizzato dalla Pro Loco di Zugliano, Giada, Sara e Francesca hanno incantato il pubblico con uno spettacolo di fuoco straordinario. Paolo Vivian, orgoglioso padre di Giada, ha condiviso su Facebook alcuni scatti dell’esibizione della figlia, commentando: “Avere una figlia mangiafuoco non è da tutti”.
Giada racconta che la sua passione per il mangiafuoco e sputafuoco è nata dal desiderio di esplorare nuove forme di espressione artistica. “Tutto è iniziato con la danza aerea, ma volevo qualcosa di ancora più sorprendente,” dice Giada. “Abbiamo aggiunto il fuoco alle nostre performance per creare uno spettacolo unico, adattando questa disciplina aerea a contesti dove spesso è difficile praticare a causa delle limitazioni degli spazi.”
Quando è tornata dal corso in Calabria, Giada ha deciso di mostrare ai suoi genitori ciò che aveva imparato. “La prima volta che ti fanno provare a mangiare il fuoco, non si usano attrezzi, ma ti fanno mettere in bocca un batuffolo di cotone infuocato,” racconta Giada. “Quando sono poi tornata a casa, sono andata dai miei genitori con il cotone infuocato e ho detto loro ‘guardate cosa so fare, me lo mangio’, e ho buttato in bocca il cotone con lo stupore dei miei genitori. Conoscevano già la mia indole avventurosa e sprezzante, quindi non erano completamente sorpresi. Tuttavia, si sono tranquillizzati quando hanno visto che mi ero documentata bene tramite esperti.”
La preparazione è fondamentale. “Non si può improvvisare con il fuoco,” continua Giada. “C’è molta tecnica e conoscenza dei materiali coinvolti. Anche il vento è un grande nemico del fuoco, e bisogna sapere come gestirlo per evitare incidenti. Mai farlo da soli, la formazione con un esperto è essenziale.”
Nonostante i rischi, Giada trova nel supporto della famiglia e degli amici una fonte di forza. “Il sostegno della famiglia e
In un solo anno, Giada, Sara e Francesca hanno già realizzato numerosi spettacoli, lasciando il pubblico a bocca aperta. “I bambini si stupiscono e mi chiedono come faccio a mettere il fuoco in bocca senza bruciarmi,” racconta Giada. “È tutto merito degli attrezzi giusti, tecnica e preparazione.”
Per Giada, essere un’artista significa creare magia attraverso la naturalezza. “A volte si dà per scontato la difficoltà di questa attività perché sembra facile,” dice Giada. “Un vero artista deve dare l’impressione che ci sia una magia, che sia semplice e naturale quando invece c’è molto lavoro, attenzione, precisione e studio. Questa è la differenza tra chi improvvisa e un vero artista.”
Il prossimo appuntamento per vedere Giada e le sue compagne all’opera sarà il 13 agosto a Eraclea, dove promettono di regalare un’altra serata di pura magia e adrenalina, dimostrando ancora una volta che, dietro ogni esibizione, c’è un enorme lavoro e una passione ineguagliabile.
Laura San Brunone
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