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Zanè. Baby bonus esteso agli animali domestici: il pesce d’aprile di Brazzale rimbalza sul web

“La Brazzale spa ha annunciato la decisione di estendere il premio di mensilità aggiuntiva anche in occasione della nascita di animale da compagnia, nei limiti di una mensilità all’anno ”.

Con questo messaggio, intriso di ironia, Roberto Brazzale ha voluto scherzare in occasione del 1 aprile in merito all’ormai famosissimo bonus bebè, quello stipendio in più che l’azienda lattiero-casearia di Zanè ha deciso di elargire ai suoi dipendenti che hanno figli. Dopo essere salito agli onori della cronaca nazionale, con tanto di proposta legge in Parlamento per trasformare l’idea dell’imprenditore in un modus operandi che mira a incentivare le nascite nel paese, Brazzale ha deciso di approfittare del 1 aprile per riderci sopra con leggerezza.

“Il bonus vale per tutti gli animali da compagnia quali cani, canarini, criceti ed i suinetti da grembo, molto diffusi nella pedemontana – ha scritto Brazzale – Sui gatti non abbiamo ancora deciso, i vicentini scontano una infondata ed immeritata reputazione in merito a tali felini, non vorremmo offrire il pretesto per spiacevoli malintesi.  Garantito il bonus, invece, per ogni varietà di pesci: trote, marsoni, pesci d’acquario e, soprattutto, d’Aprile”.

Il post di Brazzale ha fatto il giro del web in men che non si dica, tanto da essere considerato uno dei pesci d’aprile meglio riusciti.

“Il 1 aprile è una parentesi che ci dà l’occasione di ridimensionare noi stessi ed il peso delle nostre preoccupazioni con l’autoironia, rendendo tutto più lieve con un sorriso – ha commentato Roberto Brazzale rispondendo alla domanda su come sia nata l’idea dello scherzo – Di norma, il pesce d’Aprile si subisce e sdrammatizza la nostra abituale seriosità che, per un breve istante, si mostra sproporzionata. Anche in questo caso abbiamo voluto sorridere di noi stessi, con riguardo al recente clamore suscitato sui media e pensando al nostro amore per gli animali, strizzando loro un occhiolino di simpatia e complicità. Sorridere un po’ di noi stessi, delle nostre passioni e idee, è una terapia efficace per lo spirito che non necessita nemmeno di ricetta medica. Non c’è da spaventarsi – ha concluso – con la mezzanotte, come in una fiaba, purtroppo tutto ritorna come prima”.

A.B.