“Gli ospedali che ora sono centri covid riapriranno tutti, specie quelli nuovi”.
Lo ha detto a chiare lettere il governatore del Veneto Luca Zaia nel consueto punto stampa che si tiene nella sede della Protezione Civile di Marghera, dove ha illustrato i numeri della tragedia coronavirus con i morti che hanno raggiunto quota 793, comprese le vittime delle case di riposo.
Alla luce dei controlli disposti nelle varie strutture sanitarie, il presidente della Regione è apparso molto tranquillo, dando ai cronisti delle tabelle sulle quali viene messo nero su bianco il numero di tamponi a cui sono stati sottoposti gli operatori sanitari. Il 65% i questi ha fatto il test e l’1,3% è risultato positivo. Percentuali davvero basse rispetto ad altre realtà italiane, dove non è possibile eseguire gli screening su cui punta il professor Crisanti, che sta guidando le linee governative sul covid 19 della Regione Veneto. Dopo aver anche elencato il numero di donazioni ricevute in questi giorni da imprenditori ma anche persone comuni e bambini, ha risposto alle domande dei giornalisti, che hanno affrontato anche l’episodio accaduto a Schiavonia dove i sindaci della conferenza, con fascia tricolore addosso, hanno fatto capolino con segno di provocazione alla Regione, affinchè comunichi al più presto la data in cui intende riaprire l’ospedale.
E’ stato in questa circostanza che Zaia ha tirato in ballo l’ospedale di Santorso ed i suoi abitanti, che a suo dire, avrebbero lo stesso diritto degli abitanti dell’hinterland di Schiavonia di protestare perché privati del loro ospedale.
“In questo momento di emergenza, onestamente, non mi importa di questo tipo di proteste, delle quali non ho il tempo di occuparmi – ha detto Zaia minimizzando la manifestazione dei sindaci che sono stati allontanati dal centro covid dai vigili – C’era l’esigenza di creare delle strutture per tutelare la salute di chi in ospedale si recava per normali visite e non poteva correre il rischio di venire a contatto con il coronavirus. Abbiamo tutelato 9mila persone al giorno e qualcuno protesta perché non si fida delle parole di un governatore che ha promesso davanti ai rappresentanti della stampa veneta, delle rassicurazioni che ho fornito più volte. Che interesse ha una ragione a chiudere ospedali di nuova generazione, se dietro queste proteste c’è il retropensiero di approfittare del coronavirus per chiudere alcuni ospedali, lo dimostreremo tra un paio di mesi quando riapriremo le strutture, riorganizzandole perché ritornino a regime con le dovute misure di sicurezza”.
A.B.