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In Veneto, nasce la legge per i vigili del fuoco volontari

Il Consiglio regionale ha approvato una nuova legge a sostegno del personale e dei distaccamenti volontari veneti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. “Avendoli visti spesso all’opera e incontrati anche di recente, posso affermare che quella dei Vigili del Fuoco Volontari, grazie alla profonda conoscenza e al legame col territorio, è una realtà in grado dì garantire in caso dì emergenza risposte rapidissime”, sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile.

 

“In quest’occasione peraltro – aggiunge – voglio ringraziare innanzitutto i primi firmatari del progetto che è stato oggi trasformato in legge, per aver colto la sensibilità di un corpo che merita ampio riconoscimento. Stiamo parlando di parecchie centinaia di volontari sparsi su tutto il Veneto e organizzati in una trentina di distaccamenti, di cui la parte preponderante in provincia di Belluno in cui sono attivi ben ventitré distaccamenti e oltre trecento volontari”.

 

All’interno della legge si prevede che ora la Giunta regionale istituisca l’elenco regionale delle Associazioni dei Volontari dei Vigili del Fuoco, e altresì che, per migliorare le condizioni operative dei distaccamenti, volontari predisponga appositi bandi atti a finanziare l’acquisizione di mezzi e dotazioni tecniche indispensabili per il corretto svolgimento delle mansioni loro attribuite, che saranno riservati alle associazioni iscritte all’albo.

 

“In territori come Belluno – fa presente l’assessore – rappresentano un valore aggiunto fondamentale, senza i quali i vigili permanenti non potrebbero coprire tempestivamente il territorio come invece riescono a fare grazie al supporto dei volontari. Un intervento che si manifesta non solo nelle pratiche di spegnimento incendio, ma altresì in moltissime altre situazioni di difficoltà tipiche soprattutto della montagna, dove le distanze sono più difficili da ricoprire in tempi rapidi o dove le strade sono ricoperte di neve. Un ruolo estremamente prezioso all’interno di un sistema di protezione civile che in Veneto rappresenta l’assoluta eccellenza”.

 

“Ancora una volta– prosegue – ci troviamo peraltro a sostituire uno Stato che in ogni campo crea figli e figliastri. Nel riconoscere oggi questo aiuto ai vigili del fuoco volontari perciò sottolineiamo l’assoluta necessità che il governo nazionale che verrà da subito riconosca un rapporto paritetico tra il ruolo dei vigili del fuoco e quello delle altre associazioni di protezione civile, che in Veneto sono oltre 16.000, ma anche che vengano cancellate le sperequazioni esistenti tra territori: non è infatti più accettabile, per fare un esempio, che lo Stato investa 22 euro pro capite per il soccorso civile in Veneto e 157 euro in Umbria”.

 

“Proprio con questo scopo – conclude – con il comando interregionale dei Vigili del Fuoco per quanto riguarda il Veneto abbiamo anche sottoscritto una specifica convenzione con cui nella gestione delle emergenze periferiche si definiscono precisi ruoli e competenze tra protezione civile e vigili”