Che senso aveva presentare un progetto in un comune che nulla ha a che fare con quella porzione di territorio che ne subirà le conseguenze? Una mancanza di rispetto eclatante per gli abitanti della Valle, che a breve verrà sventrata dai lavori per la realizzazione del prolungamento della Valdastico Nord fino a Casotto, l’incontro-farsa che ieri sera, è andato in scena a Montecchio Maggiore, dove politici, tecnici e amministratori hanno dovuto chiudere prima del previsto dopo l’irruzione di alcuni rappresentanti del comitato Salviamo la Valdastico.
Una manifestazione pacifica, ma emblematica dell’umore che si respira tra la popolazione, che non si arrende alla decisione di realizzazione di un’opera, che non si è avuto nemmeno il coraggio ed il rispetto di illustrare là dove si sarebbe dovuta spiegare. Perchè si dessero le rassicurazioni che si devono ad un territorio, che non può subire in silenzio qualcosa che è destinato a sconvolgerli. Ecco perchè una rappresentanza del gruppo organizzato del No A 31 ieri, è piombato a Montecchio, dove con toni civili, ha fatto capire a chi avrebbe voluto fare senza i diretti interessati, che non si può non passare dal popolo che sarebbe ‘sovrano’. Un concetto ancora di difficile comprensione per un certo tipo di politica arrogante, che non vuole mettersi in testa che i tempi sono cambiati e che non puoi driblare chi paga le tasse, chi ti vota, chi, in un paese fondato sulla democrazia, ha il vero potere.
E qui non c’è di mezzo il volere o no la Valdastico Nord, quello è un altro discorso.
Qui c’è di mezzo un sentimento legittimo da parte di abitanti attaccati alla loro terra, ai quali non è stato spiegato davvero cosa accadrà, quando l’intera Valle si trasformerà in un cantiere aperto per chissà quanti anni. Con quanto cemento dovranno convivere. Quante polveri. Quale sarà l’impatto ambientale a livello atmosferico e acustico.
Stupisce che per tanta mancanza di rispetto, non si siano ribellati i sindaci della Valle, che ancora una volta, preferiscono tenere la bocca chiusa: per incapacità tecnica, per scarsa personalità e perchè è sempre più facile allinearsi con i ‘potenti’.
Natalia Bandiera