Con le luci delle torce che punteggiavano il costone roccioso del Sojo di Mezzogiorno nella notte è stata inaugurata ieri sera la nuova via ferrata con ponte tibetano ‘Anelli delle Anguane’ a San Pietro Valdastico, percorso escursionistico ed alpinistico da brivido per tutti gli amanti del trekking e dell’arrampicata.

Una via ferrata unica nel panorama della Val d’Astico, alla quale hanno lavorato per mesi alpinisti di fama internazionale, esperti locali e volontari da tutto l’Alto Vicentino, con i suoi 6 anelli di diversi gradi di difficoltà definiti sui vecchi ‘strodi’, che si perdono nelle origini del paese stesso.

Ma soprattutto una via ferrata i cui cavi sono stati intrecciati con un materiale veramente particolare, l’amore per un paese, Valdastico, che pervade le parole di ogni singolo protagonista, a partire dai costruttori e dagli ideatori fino ad arrivare agli amministratori. Un paese che troppo spesso non è consapevole delle sue bellezze e che con questo percorso davvero unico può trovare un nuovo modo non solo per farsi conoscere dai turisti, ma anche riconoscere dai propri abitanti.

‘Sembrava un sogno questo progetto – ha detto il sindaco di Valdastico Claudio Guglielmi durante l’inaugurazione al campo sportivo di San Pietro – ma alla fine siamo riusciti a realizzarlo grazie alla collaborazione di tutti, che hanno lavorato senza campanilismi. Sono commosso per tutto il sostegno che abbiamo avuto, non solo materiale, ma anche morale, che ci ha aiutato a superare i molti ostacoli alla realizzazione, soprattutto burocratici. Il nostro fine è sempre stato quello di dare visibilità a questo territorio, per permettere alle famiglie di tornare a vivere qui e radicarsi. Ringrazio per questo l’ideatore Franco Mucchietto, che se anche vive a Milano ha avuto per il suo territorio di origine una nuova visione futura’.

L’indotto turistico e di conseguenza economico potrebbe essere inaspettatamente una sorpresa. Lo spera il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, presente sul palco dell’inaugurazione e che ha avuto parole di buon auspicio per la nuova attrattiva. ‘Si tratta di una di quelle opere – ha detto il presidente – che sono essenziali per rivalutare il territorio in cui viviamo. Riconosco all’amministrazione di Valdastico la volontà di fare cose innovative e di qualità, di guardare avanti e raccogliere ogni opportunità’.

‘Ho radicata dentro di me tutta questa valle – ha detto invece l’imprenditore Franco Mucchietto, membro di spicco dell’associazione ‘Vertical Astico’, responsabile della realizzazione degli Anelli – ed è il mio sentimento di appartenenza che mi ha spinto a concludere questa via ferrata, pensata già 20 anni fa. Ho radunato così un team di alpinisti di fama e volontari locali, come Simon Kehrer e Marco Toldo, che l’hanno realizzata in modo quasi maniacale, interpretando il mio pensiero. Senza di loro la ferrata non esisterebbe’.

 

I 6 anelli ed il ponte.

La via ferrata si raggiunge facilmente dal centro di San Pietro Valdastico con partenza comune dalla località ‘Prima Joa’ e conta sei anelli di diversi gradi di difficoltà, tutti con possibilità di essere affrontati singolarmente. Due sono più semplici, dedicati a tutti, due per esperti, uno molto difficile e l’ultimo estremamente difficoltoso che presenta un tratto a nord strapiombante e molto esposto, con una parete verticale di circa 80 metri che richiede un notevole sforzo di braccia e considerevole coraggio.

 

1° anello. ‘Anello escursionistico degli strodi’

Percorso classe E (escursionistico), tempo di percorrenza 4 ore, con variante EEA (escursionisti esperti con attrezzatura da ferrata) 4,5 ore.

 

2° anello. ‘Anello escursionistico dei giarùni’

Percorso classe EE (escursionisti esperti), tempo di percorrenza 2 ore fino alla 3° Gioa e ritorno, con variante EEA (escursionisti esperti con attrezzatura da ferrata) per Piccola Cengia nord attrezzata, 2 ore.

 

3° anello. ‘Anello 3° Gioa – Scafa delle Anguane’

Ferrata classe D (difficile con tratti TD, molto difficile), tempo di percorrenza 2 ore sullo spigolo ovest della 3° Gioa con ponte tibetano terminale fino a Scafa delle Anguane.

 

4° anello. ‘Anello 3° Gioa – Ponte tibetano – Verticale sud’

Ferrata classe D (difficile con tratti TD, molto difficile), tempo di percorrenza 5,5 ore sullo spigolo ovest della 3° Gioa, ponte tibetano, salite verticali sud alla 1° e 2° Nora, con 2 varianti.

 

5° anello. ‘Anello 3° Gioa – Ponte tibetano – Scafa delle Anguane – Verticale nord’

Ferrata classe TD (molto difficile) ed ED (estremamente difficile), tempo di percorrenza 5,5 ore sullo spigolo ovest della 3° Gioa, ponte tibetano, Scafa delle Anguane, obliquo nord a 1° Nora, verticale nord a 2° Nora.

 

6° anello. ‘Anello Grande del Sojo di mezzogiorno’

Ferrata classe TD (molto difficile) ed ED (estremamente difficile), tempo di percorrenza 7 ore sullo spigolo ovest della 3° Gioa, ponte tibetano, Scafa delle Anguane, obliquo nord a 1° Nora, verticale nord a 2° Nora, traverso 2° Nora, discesa verticale sud 2° Nora, discesa verticale sud 1° Nora fino a terminale sud Scafa delle Anguane.

Marta Boriero

 

 

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