“Nessuna penalizzazione per le ulss vicentine. Le schede ospedaliere tengono conto dei parametri nazionali e della situazione reale di bisogno e occupazione. Per quanto riguarda le apicalità, inoltre, si terrà conto di tutte le osservazioni acquisite e sarà l’occasione per presentare una proposta che tenga conto anche di alcuni ripristini”.
Con queste parole l’assessore alla Sanità della Regione del Veneto replica alle polemiche sollevate oggi su un quotidiano, da esponenti regionali e provinciali del Pd che contestano le recenti schede ospedaliere, ritenendole nei contenuti un arretramento e una penalizzazione delle aziende sanitarie della provincia di Vicenza (la Ulss 7 Pedemontana e la Ulss 8 Berica) rispetto ad altre realtà venete.
“Ritengo non si possano enucleare i dati citati senza uno sguardo su tutta la Regione – prosegue l’Assessore -. L’analisi generale ci conferma che la dotazione esistente è in linea con le necessità del territorio. Nel quadro complessivo regionale, infatti, va tenuto presente il riconoscimento di aree disagiate alle provincie di Belluno, Venezia e Rovigo, per le loro specificità territoriali e perché previsto dallo statuto, e la presenza a Padova e Verona delle aziende universitarie. Detto questo, però, l’analisi sia del fabbisogno sia dei tassi di occupazione dei singoli reparti ci conferma che sono rispettate le necessità del territorio vicentino”.
“Le audizioni in quinta commissione sono terminate e si sta lavorando alla presentazione di una proposta che terrà conto delle varie osservazioni e quindi anche del ripristino di alcune apicalita’ – conclude l’Assessore -. Come si sa, gli ospedali sono sempre più indirizzati verso una forte spinta specialistica e le performance delle ulss vicentine sono molto elevate sia per quanto riguarda le specialità che per quanto riguarda gli esiti. Vanno potenziate le strutture intermedie di integrazione col territorio e, in queste schede, per il territorio vicentino”.
a cura ufficio stampa Regione Veneto