Continua l’impegno dell’ULSS 7 Pedemontana per potenziare la Senologia, anche attraverso l’adozione delle più avanzate tecnologie diagnostiche, come dimostra l’installazione in questi giorni, presso gli ospedali di Bassano e Asiago, di tre nuovi mammografi con caratteristiche davvero all’avanguardia.
Bassiano e Asiago: nuovi mammografi con tecnologia 3D
«Sempre a supporto dell’attività diagnostica – aggiunge il dott. Cicero – va sottolineato che la tecnologia di visualizzazione 3D può essere utilizzata anche a supporto delle biopsie, aumentando di molto la precisione nel prelievo di tessuto in caso di aree mammograficamente sospette senza riscontro ecografico. Inoltre i nuovi mammografi saranno un valore aggiunto anche dopo la prima diagnosi. Infatti, grazie alla possibilità di effettuare la mammografia anche con mezzo di contrato, applicando così una metodica introdotta solo negli ultimi anni, diventa possibile verificare l’estensione reale di malattia nella mammella in alternativa alla RM soprattutto nei Pz poco claustrofobici e nel follow-up della terapia neoadiuvante, dunque con un unico esame e una procedura complessivamente meno invasiva per la donna».
I due mammografi saranno utilizzanti uno per l’attività di screening, che dunque potrà contare su un’apparecchiatura di ultima generazione, l’altro in Radiologia, dove contestualmente è in corso di ampiamento l’area dedicata alla Senologia, con la creazione di un ambulatorio dedicato alle procedure interventistiche senologiche (come ad esempio l’esecuzione di biopsie, agoaspirato e VABB – Vacuum Assisted Breast Biopsy).
Un terzo mammografo, con caratteristiche analoghe, è stato inoltre installato all’ospedale di Asiago, dove sarà utilizzato sia per l’attività clinica ordinaria sia per lo screening del tumore della mammella.
L’investimento complessivo per le 3 apparecchiature è stato di circa 450 mila euro, a conferma dell’attenzione posta al potenziamento della Senologia, come sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza: «Questo è un obiettivo che stiamo perseguendo su più fronti: abbiamo riorganizzato l’attività potenziando da un lato la presa in carico multidisciplinare, dall’altra creando un’equipe unica in grado di mettere a sistema una casistica più ampia, ma puntiamo anche sulle tecnologie più innovative, come dimostra l’adozione di questi mammografi di ultima generazione che consentiranno non solo una diagnostica ancora più precoce ed efficace, ma anche di adottare le metodiche interventistiche più avanzate. Allo stesso tempo, confermiamo il nostro impegno sul fronte della prevenzione, nel caso specifico per lo screening mammografico, per il quale mettiamo a disposizione un’apparecchiatura all’avanguardia in grado di innalzare ulteriormente la nostra capacità di diagnosi precoce».
Bassano e Santorso: 7 nuovi ecografi
Anche in questo caso si tratta di apparecchiature all’avanguardia, in grado di garantire i più elevati standard di qualità delle immagini, rapidità di esecuzione degli esami, ma anche versatilità di utilizzo. Sono progettati infatti per supportare un’ampia gamma di applicazioni, nell’ecografia B-mode/2D si ottengono immagini ad altissima risoluzione grazie all’utilizzo di sonde di ultima generazione a matrice che inoltre permetto lo studio del microcircolo tecnica in grado di rilevare flussi di sangue di moderata entità riducendo gli artefatti; inoltre queste apparecchiature integrano anche le tecniche di elastografia shear-wave che utilizzando schemi di impulsi dedicati per generare e rilevare la velocità di propagazione delle onde trasverse, forniscono una misura e visualizzazione quantitativa della rigidità dei tessuti.
Questi ecografi sono dotati di sonde studiate per l’interventistica che permettono di effettuare biopsie di lesioni superficiali o profonde con un’accuratezza millimetrica ed infine nello studio dei parenchimi degli organi addominali questi ecografi posseggono degli algoritmi specializzati nell’ecografia con contrasto tecnica ormai consolidata che grazie all’infusione endovena di una piccola quantità di contrasto circa 1-2 ml ci consente di caratterizzare lesioni focali epatiche, pancratiche e renali senza esporre il paziente a radiazioni ionizzanti.