Luca Callegarin è il nuovo responsabile dell’U.O.S. Terapia Intensiva Cardiologica  dell’ospedale di Santorso

Originario di Rovigo, 62, anni, si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito con lode anche le specializzazioni in Cardiologia e in Anestesia e Rianimazione, approfondendo successivamente la sua formazione con ulteriori percorsi di formazione in ecocardiografia e neurosonologia clinica e con un periodo di permanenza presso la Cardiac Care Unit del Massachusetts General Hospital di Boston.

Ha iniziato la sua carriera svolgendo il tirocinio presso l’ospedale di Rovigo, per poi trasferirsi i presso la Divisione di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, dove ha lavorato per sette anni (dal 1990 al 1997), occupandosi di Terapia Intensiva Cardiologia e successivamente frequentando le sale operatorie come anestesista, nonché acquisendo particolari competenze sulla trapiantologia (cuore, polmone, fegato, rene), assistenza circolatoria meccanica (IABP, LVAD, RVAD, Thoratec, Novacor, Berlin Heart), cardiochirurgia dell’adulto e pediatrica, e di terapia intensiva cardiochirurgica e neurochirurgica. Successivamente si trasferisce all’ospedale di Vicenza, dove rimane per otto anni presso l’U.O.C. Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. M. Dan, occupandosi di rianimazione generale e della gestione delle sale operatorie della Cardiochirurgia, assumendo competenze di terapia intensiva generale, neurorianimazione, rianimazione pediatrica, rianimazione cardiochirurgica, traumatologia, e le relative branche anestesiologiche. Nel 2007 il trasferimento all’ospedale di Santorso, in qualità di medico specialista presso l’Unità Operativa di Cardiologia, occupandosi in particolare dell’Ambulatorio per lo Scompenso Cardiaco e collaborando con l’équipe di Emodinamica; nel 2020 ha coordinato come responsabile una terapia semintensiva COVID per la ventilazione non invasiva delle polmoniti Covid e successivamente, una volta usciti dalla fase più acuta della pandemia, ha ottenuto un incarico di alta specializzazione in terapia intensiva cardiologica.

Di rilievo anche l’attività di ricerca, per la quale il dott. Callegarin ha vinto una Borsa di Studio Lepetit per lo studio multicentrico “Enoximone per via orale nei pazienti con miocardiopatia congestizia in attesa di trapianto cardiaco” per il centro di Padova. (1990) e una Borsa di Studio dell’Istituto Mario Negri di Milano per lo studio multicentrico GISSI-3 per il centro di Padova. (1991). Nel corso degli anni il dott. Callegarin ha inoltre partecipato a numeri corsi e conventi in qualità di docente ed è autore di svariate pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali

«Questo incarico rappresenta per me un riconoscimento dell’impegno profuso, ma rappresenta anche la naturale prosecuzione del lavoro svolto fino a oggi – commenta il dott. Callegarin -, che mi auguro di continuare a svolgere in modo sempre migliore per i pazienti. La professione medica per me è una grande passione prima ancora che un lavoro e questo mi porta a essere particolarmente sensibile anche alle innovazioni: confido dunque nel mio nuovo ruolo di assicurare ai pazienti la migliore presa in carico, anche con l’adozione delle metodiche e tecnologie più avanzate man mano che si rendono disponibili».

«Il curriculum e le competenze professionali del dott. Callegarin sono di assoluto valore – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – e sono certo che saprà elevare ulteriormente gli standard della UTIC dell’ospedale di Santorso. Si tratta di una struttura che svolge una funzione essenziale nella presa in carico di pazienti critici, con una grave patologia cardiaca in atto, spesso associata ad altre necessità assistenziali importanti come un’insufficienza renale o respiratoria, pazienti che fino a pochi anni fa non sarebbe stato possibile assistere in modo così efficace».

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