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Ulss 7 Pedemontana, Bramezza riconfermato tra i migliori dg della sanità in Veneto. Ecco quanto guadagna

 Ancora una volta, i direttori generali della sanità veneta sono stati valutati positivamente, con un gruppo di 13 manager riconfermati dal presidente Luca Zaia per un altro biennio, a partire dal 1° marzo 2024. Le valutazioni si riferiscono ai risultati ottenuti nel 2023 e offrono uno spunto interessante su come si stanno gestendo le sfide del sistema sanitario regionale.

In cima alla classifica si trovano Patrizia Benini e Giuseppe Dal Ben, ma tra i protagonisti emerge anche Carlo Bramezza, che si piazza all’87,67% con la sua gestione all’Ulss 7 Pedemontana. Una performance che conferma l’efficacia del suo operato e l’attenzione verso la qualità dei servizi sanitari erogati. La sua posizione è nella top ten.

La classifica completa:

  1. Patrizia Benini (Iov, ora all’Ulss 9 Scaligera) – 95,94
  2. Giuseppe Dal Ben (Azienda ospedaliera di Padova) – 93,97
  3. Giuseppe Dal Ben (Ulss 1 Dolomiti) – 91,83
  4. Patrizia Simionato (Ulss 5 Polesana, ora all’Ulss 8 Berica) – 89,42
  5. Edgardo Contato (Ulss 3 Serenissima) – 88,78
  6. Francesco Benazzi (Ulss 2 Marca Trevigiana) – 88,42
  7. Carlo Bramezza (Ulss 7 Pedemontana) – 87,67
  8. Mauro Filippi (Ulss 4 Veneto Orientale) – 87,58
  9. Callisto Bravi (Azienda ospedaliera di Verona) – 87,43
  10. Roberto Toniolo (Azienda Zero) – 86,88
  11. Paolo Fortuna (Ulss 6 Euganea) – 85,30
  12. Giuseppina Bonavina (Ulss 8 Euganea, ora allo Iov) – 82,83
  13. Pietro Girardi (Ulss 9 Scaligera, ora all’Ulss 5 Polesana) – 80,89

Valutazioni e criteri di misurazione:

I risultati delle valutazioni si basano su tre criteri principali: il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la garanzia del bilancio regionale e l’efficacia dei servizi sociosanitari sul territorio. Questi criteri pesano rispettivamente per il 60%, il 20% e il 20% nel caso delle Ulss, mentre per le Aziende ospedaliere universitarie e per Azienda Zero la percentuale assegnata dalla Giunta regionale è più alta, fissata all’80%.

Bramezza, con il suo punteggio di 87,67%, ha dunque raggiunto e superato gli obiettivi prefissati, contribuendo a garantire la qualità dei servizi sanitari e a rispettare i vincoli di bilancio. La valutazione positiva si traduce in un trattamento economico che può essere incrementato fino al 20% del suo stipendio annuale di 154.937,06 euro, in base ai risultati di gestione ottenuti e agli obiettivi raggiunti. Il trattamento economico integrativo è previsto dalla clausola del contratto del 2021, che premia i risultati positivi dei direttori generali.

Il lavoro di Carlo Bramezza all’Ulss 7 Pedemontana è stato altamente apprezzato, e la sua posizione nella graduatoria finale testimonia il suo impegno nel migliorare il sistema sanitario veneto. Nonostante l’alto livello di competizione tra i direttori generali, il suo operato è stato riconosciuto dai sindaci, dai consiglieri regionali e dal presidente Zaia, confermando il suo ruolo di rilievo nel panorama sanitario regionale.