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Troppi autovelox: “Servono a fare cassa, le multe sono diventate delle tasse”

‘Autovelox in ogni angolo delle città per fare cassa con le multe che sono diventate il surrogato delle tasse’.

Lo sostiene Siamo Veneto, che identifica nell’elevato numero di sanzioni per infrazioni al codice della strada un nuovo modo, da parte dei comuni, di incassare. Al pari delle tasse insomma, con lo stesso concetto di andare a pescare i soldi nelle tasche dei cittadini visto che i portafogli dei comuni languono sempre di più.

Per chiarire il concetto, l’esempio del comune di Treviso. Siamo Veneto spiega che in un solo anno, la Polizia Locale del capoluogo trevigiano ha staccato il 30% di multe in più rispetto al 2016, facendo balzare l’importo dai 7 milioni del 2016 ai 9 del 2017. Un bel gruzzolo, finito nelle casse comunali e pronto per essere usato dalla pubblica amministrazione.

I colpevoli sono gli autovelox, posizionati in modo strategico in ogni angolo delle città, che rilevano la velocità e danno ‘man forte’ per rilevare infrazioni.

“C’è poco da applaudire – sostiene Antonio Guadagnini, consigliere regionale di Siamo Veneto – Ormai è chiaro a tutti che il vero intento dei comuni, più che migliorare la sicurezza dei cittadini, come da dichiarazioni ufficiali che sembrano un disco rotto, è quello di far cassa con le multe. Non si spiegano altrimenti le sempre più frequenti installazioni di nuovi autovelox fissi, con investimenti milionari, e la sempre maggior frequenza della polizia locale nelle arterie ad alta velocità con il posizionamento di quelli mobili. I cittadini veneti subiscono dunque una nuova tassa, in nome della loro presunta sicurezza, che si va ad aggiungere alle decine che già paghiamo a Roma. I sindaci – continua il consigliere – devono avere il coraggio di ammettere che offrire i servizi ai propri cittadini diventa ogni giorno più difficile e per questo devono prendersela con lo stato centrale che ci sottrae le nostre risorse e non con i propri cittadini riempiendo le città di autovelox. Se i sindaci o i loro delegati tengono veramente alla sicurezza dei cittadini – conclude Guadagnini – liberino il personale di Polizia Locale da queste incombenze per destinarlo al pattugliamento del territorio e investano i soldi in telecamere di ultima generazione e altri progetti di controllo del territorio piuttosto che in costosi autovelox”.

A.B.