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Troppe aggressioni in corsia, in Veneto nasce task force per proteggere il personale sanitario

Dal momento che il rischio di aggressioni del personale sanitario è tutt’altro che remoto, la Regione Veneto attiva un percorso di messa in sicurezza del capitale umano. In concreto, Fondazione Sanità Pubblica e Unità operativa complessa Rischio clinico di Azienda Zero formeranno un pool di circa 90 istruttori, che a loro volta saranno poi chiamati a tenere corsi per diffondere la conoscenza del fenomeno e le strategie utili per affrontarlo.

“Si tratta di una iniziativa meritoria, che vede impegnate due nostre realtà come la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica e Azienda Zero nella formazione di una vera e propria task force che andrà a sostegno dei nostri operatori, favorendo momenti formativi”, commenta l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, spiegando che per la Regione la formazione del personale è “una best practice”. Oltre alla task force la Regione ha predisposto un documento di indirizzo intitolato ‘Agressioni e atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Prevenzione e gestione degli eventi. Linee di indirizzo per gli operatori del servizio sanitario della Regione del Veneto‘, con l’obiettivo di favorire la crescita di un percorso di prevenzione nei confronti degli atti di violenza contro gli operatori sanitari, stimolando e indirizzando le Aziende sanitarie ad elaborare strategie e programmi omogenei specificatamente dedicati alla riduzione del rischio di violenza a danno degli operatori ed aumentando la consapevolezza sull’argomento degli stessi.