Un ponte infestato da erbacce, sprovvisto delle gemme stradali, che rende difficile la vita a chi vi passa in auto, moto o in bici.
E’ il cavalcavia di via Ca’ Magre, che passa sopra all’A31, tra Thiene e Villaverla.
Una situazione non nuova per chi abita nella zona, che da tempo mette a rischio l’incolumità di chi lo usa, più volte portata all’attenzione non solo dei sindaci di Thiene e Villaverla, ma anche della Polizia Locale.
Stretto di suo, a doppio senso di marcia, il ponte di via Ca’ Magre collega i due territori comunali, con le rispettive amministrazioni comunali che se ne dovrebbero assumere la manutenzione.
Bretella di campagna con traffico da città
Sul cavalcavia, infatti, è un continuo passaggio di auto e motociclette, che va in crescendo, per chi ha deciso di svicolare le code che si formano sulla sp.49, con un traffico reso impossibile dal semaforo al Santo.
Erbacce alte e rigogliose che coprono i guardrails posti ai lati, oltre ai rami dei due boschetti che sporgono verso il cavalcavia. Queste le condizioni che da anni i residenti della zona lamentano, preoccupati che “prima o poi accada un botto tremendo”.
Se da un lato il Comune di Thiene qualcosa ha fatto, tagliando l’unica pianta di sua competenza e portando il limite di velocità a trenta km orari, dalla vicina Villaverla sembrerebbe che nessuna foglia si muova, questo quanto riferiscono alcuni abitanti della via.
“Ponte al buio di notte” e mancano le gemme stradali
Di fatto la vegetazione ha preso il sopravvento sulle misure necessarie per garantire la sicurezza di chi viaggia su questo tratto di strada, ‘inghiottendosi’ totalmente le gemme stradali, che dovrebbero guidare il conducente di notte, nell’attraversare il ponte privo di ogni sorta di illuminazione pubblica.
A ben guardare, pur cercando le gemme rosse o bianche, che si dovrebbero illuminare coi fari di un’auto, sono poche quelle superstiti sul ponte di via Ca’ Magre. Molte ‘cecchinate’ dalle auto che sfrecciano in barba ai limiti, o quando s’incrociano in due.
Un problema che da anni lamenta chi abita nella zona, interpellando chi di competenza, ma che ogni anno torna a ‘farsi sentire’.
Soprattutto nei mesi più caldi, quando la vegetazione cresce a dismisura e fuori controllo. E nel caso di uno sfalcio o di una potatura provvidenziali, resterebbe sempre il problema di quei catadiottri luminosi (le gemme stradali) che non ci sono.
Paola Viero