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Thiene. ‘Troppo calore per Renzi’. Interrogazione 5 Stelle contro Casarotto

Non è stata apprezzata dal Movimento 5 Stelle l’accoglienza che il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto ha riservato al leader del Pd Matteo Renzi, lo scorso 14 novembre, tanto che questa mattina Alessia Gamba, capogruppo in consiglio comunale, ha presentato interrogazione per chiedere a che titolo fosse stato dato una così caloroso benvenuto.

Un’interrogazione che era stata anticipata ieri sera all’inizio della seduta di consiglio comunale, ma che non ha avuto risposta immediata perché Casarotto ha lasciato l’aula.

“Nei 5 anni appena trascorsi, il sindaco e la sua giunta sono stati invitati in più occasioni durante commissioni o consigli ad assistere a conferenze con i nostri parlamentari del Movimento 5 Stelle – ha spiegato Alessia Gamba – In ballo c’erano anche argomenti, temi e soluzioni di interesse comune, ma solo per Matteo renzi il sindaco si è mobilitato”.

Non è sfuggito a nessuno dell’opposizione che alle ultime elezioni la prima lista cittadina, per numero di voti, sia quella del Pd e in molti hanno ironizzato che il calore tributato all’ex premier e ora segretario  sia stata ‘spinta’ proprio dal partito. Il giorno stesso dell’arrivo di Renzi alla Estel, il consigliere della Lega Nord Andrea Busin aveva chiesto se il sindaco Casarotto, per l’occasione, avesse indossato la fascia tricolore, o se fosse piuttosto andato in veste ‘privata’. Ieri sera, durante il consiglio comunale, il consigliere di opposizione Christian Azzolin è rimasto ad ascoltare da fuori in  segno di protesta e ha ascoltato  le parole della consigliera pentastellata, anche lui per dimostrare la sua contrarietà nell’accoglienza riservata al leader Pd. Alessia Gamba oggi ha preferito ufficializzare la lamentela con tanto di documento scritto e verbalizzato questa mattina in comune.

“Dal momento che il sindaco ricopre un doppio ruolo, da un lato è rappresentante della cittadinanza e ufficiale del Governo, dall’altro è un normale cittadino, mi preme conoscere con quale di questi ruoli si è presentato al segretario del Partito Democratico – spega Alessia Gamba nell’interrogazione – Non è un quesito irrilevante, nel senso che a prescindere dalla risposta è una domanda che riguarda tutta la cittadinanza di Thiene, in quanto ogni cittadino desidera essere amministrato da persone che hanno ben chiara la distinzione dei ruoli che riveste. Non è una mera curiosità sulla vita privata del primo cittadino, riguarda l’intenzionalità ad essere super partes, soprattutto in presenza di personalità note o di circostanze particolari. Interviste, telecamere, microfoni e soprattutto fotografie hanno immortalato la presenza del nostro sindaco in più momenti assieme al segretario Renzi: a maggior ragione è fondamentale conoscere il suo ruolo in tali presenze. Anche perché non è la prima occasione in cui personaggi famosi percorrono le vie di Thiene e mi interessa capire se la propensione ad essere presente in simili circostanze è stata o sarà altrettanto  visibile. Se è vero che il giorno 14 novembre il sindaco si è presentato al Segretario Renzi come sindaco di tutti, dov’era quando a Thiene arringavano i senatori della Repubblica Cappelletti (che si occupa da inizio mandato del crack delle banche venete), Endrizzi (colui che tanto si spende per combattere il dilagare del gioco d’azzardo patologico, tema tanto caro a questa amministrazione) o Girotto (risparmio energetico ed efficienza energetica) e la consigliera regionale Bartelle (che si occupa di sanità e in specialmodo degli ospedali in project e del debito occulto che scaricheranno sulle nostre spalle nei prossimi anni)? Oppure quando in teatro erano presenti i senatori della Repubblica Endrizzi e Fedriga? Considerando le cariche pubbliche che rivestono non mi pare sia possibile fare un confronto, senatori della Repubblica e consiglieri regionali diretti rappresentanti del popolo italiano da una parte e il semplice segretario di un partito politico che non rappresenta in nessun modo il popolo italiano dall’altro. E se dovessi analizzare anche le circostanze in cui i fatti si sono svolti, non rilevo molte differenze in quanto si tratta di periodi intensamente dedicati alla campagna elettorale, a livello comunale e a livello nazionale. O forse, a maggior ragione, proprio perché siamo in pieno periodo elettorale, che significato possono assumere foto e articoli che ritraggono il sindaco di Thiene in compagnia di Matteo Renzi? L’opinione pubblica e i cittadini di Thiene potrebbero facilmente fraintendere il ruolo con cui il sindaco ha accolto il segretario e per tale motivo è necessario un approfondimento da parte del sindaco, nei confronti di tutti i cittadini che lui rappresenta”.

La risposta di Casarotto

Non si è fatta attendere la risposta di Giovanni Casarotto, che ha minimizzato la questione, sottolineando come l’invito fosse arrivato da Alberto Stella, titolare della Estel e imprenditore locale. Una questione che aveva colpito, ma che probabilmente era ‘sfuggita’ al primo cittadino, probabilmente inconsapevole che qualcuno gli avrebbe presto chiesto una risposta ufficiale.

“Quotidianamente mi giungono inviti da cittadini, associazioni, imprese e varie realtà del territorio a cui cerco di partecipare, nel limite delle mie possibilità e degli impegni – ha risposto Casarotto – Non vedo, pertanto, perché avrei dovuto declinare l’invito che mi è giunto da un’ importante azienda del territorio qual è la Estel che ha ritenuto di estendere la partecipazione dell’incontro anche ai due sindaci di  Thiene e di Zanè, che d’accordo abbiamo accolto. L’incontro aveva l’obiettivo di far presente problematiche del territorio e dei cittadini a un esponente della politica nazionale e così è stato. Personalmente ho apprezzato che Matteo Renzi non abbia ricusato il confronto con i risparmiatori traditi dalle banche venete che erano ad attenderlo all’ingresso della ditta e si sia intrattenuto con loro per più di venti minuti, cercando di rispondere alle loro domande e dimostrandosi sensibile al problema. Come pure ho trovato interessante che si sia confrontato con i dipendenti della Estel, oltre che con la Proprietà, chiedendo suggerimenti e accettando anche critiche al suo operato”.

Anna Bianchini