“Svendere il territorio di Thiene per delle noccioline, è questo l’interesse?”. Il raddoppio del Carrefour deliberato dalla giunta comunale fa imbestialire un’altra giunta, quella di ConfCommercio: “A Thiene un’amministrazione comunale che non fa gli interessi della città, ma dei pochi”.
Da una parte un’opera milionaria che farà spuntare il doppio delle attività già esistenti del centro commerciale, dall’altra una rotatoria, una pista ciclabile e due sbocchi viari per poco più di 340mila euro. “Opere che avranno un impatto negativo sulla viabilità in un’area già critica”, commentano in Ascom.
Due pesi che non trovano una ragione, quindi, per i rappresentanti dei commercianti: “Una scelta politica da parte dell’amministrazione comunale di Thiene che non possiamo assolutamente condividere – attaccano così in Ascom – Hanno avuto così tanta fretta nel deliberare e senza dire nulla. Né a noi come associazione di categoria, né ai propri cittadini che dovranno viverci su questo territorio”.
Le amministrazioni passano mentre la gente, e con loro i negozianti, restano e dovranno convivere in futuro con le scelte politiche del momento, seppure questo progetto di anni sulle spalle ne abbia parecchi. Quasi trentacinque e, tra stop e riprese, sembrava destinato a decollare definitivamente nel 2008.
“Svuoterà i nostri centri”
Dell’ampliamento del centro commerciale Carrefour, che passa da 12662 a 22500 metri quadri, Ascom proprio non ne vuole sapere e promette battaglia per fermare il ‘mostro commerciale’. “Se si aveva paura della desertificazione in centro, con questo sistema se ne avrà la certezza. E’ un colpo di grazia per il centro storico di Thiene, che noi non permetteremo”.
Non ora, ma nel futuro potrebbe essere chiaro ad ogni thienese la fine che rischia di fare il centro storico. “Quando si renderanno conto che chiuderanno i negozi, sarà troppo tardi – spiega il presidente di Ascom, Giuseppe Vittorio Santacatterina – Per questo non solo ci opporremo al provvedimento del Comune di Thiene, ma vogliamo sensibilizzare quanto più possibile l’opinione pubblica”.
Un destino comune ai paesi limitrofi, che potrebbero subire ripercussioni col via libera all’intervento. Non solo uno sfregio al territorio, ma una ‘spazzolatura’ di clienti alle botteghe dei centri. Da Breganze a Marano, da Zanè a Villaverla, un man bassa che rischia di mettere in seria difficoltà il rilancio tanto sognato dei centri urbani. “Ai nostri clienti in centro il ticket del parcheggio – incalza Andrea Retis vicepresidente del mandamento e presidente categoria ottici – A chi ha un’attività nei centri commerciali invece è tutto libero. E’ giusto questo? Ma questo è solo l’esempio più semplice che si possa fare”.
“Pronti a dare battaglia, anche legale”
Una neo giunta dei commercianti, insediatasi ai primi dell’anno, che proclama il proprio dissenso senza starsene con le mani in mano. “Abbiamo già incaricato dei tecnici urbanistici – spiega il presidente di Ascom, Giuseppe Vittorio Santacatterina – Per contestare questa opera, si riserviamo anche la battaglia legale. Tutto quello che serve, con tutti i mezzi che avremo a disposizione”.
Nel rispetto sì della legge, “ma anche di un territorio che in questa maniera viene depredato in nome dell’alta finanza”. Un messaggio sibillino, che fa intendere più di qualche carta in mano, che l’associazione sarebbe pronta a giocarsi nei luoghi e nei momenti opportuni.
Una determinazione tangibile a fermare i lavori: “Stiamo già procedendo con una puntuale e rigorosa verifica degli atti del procedimento – continuano – Con l’unico scopo di tutelare il commercio di Thiene, e dei comuni vicini. Ma soprattutto per difendere l’interesse pubblico che vuole un aspetto del territorio più coerente e non degradato”.
“Tradimento a Thiene”
Tra i tanti motivi che fa tirare aria pesante a Thiene quell’incontro del 18 luglio scorso, organizzato da Confcommercio, richiamando in un tavolo unico i sindaci del proprio mandamento. “Perché sin dall’inizio abbiamo sempre detto che puntavamo ad un dialogo coi Comuni – precisa il consigliere Fabio Zardo, nonché presidente territoriale per il centro storico di Thiene. In quell’occasione era stato firmato un protocollo d’intesa, anche da Thiene rappresentata dall’assessore comunale Alberto Samperi. Il tutto con l’obiettivo di condividere una programmazione urbanistico-commerciale, comune a tutto il nostro territorio”. Tanti bei propositi che a distanza di qualche settimana sono franati di fronte alla delibera comunale, ma soprattutto “la variante al piano era già negli uffici comunali a maggio, l’amministrazione comunale viene al nostro incontro a luglio e non ci ha detto nulla. E’ così che si fa? E’ così che si gettano le basi per fare del bene al territorio? Svendendolo ?”.
Che fine hanno fatto i proclami dell’amministrazione comunale per il rilancio del cuore commerciale di Thiene? “Si era apertamente schierata, anche in tempi recenti, a favore della rinascita del centro storico, investendo non poco ed affermandoli come Distretto del Commercio nell’ambito del progetto regionale. Ora quella stessa loro mano ci da un colpo di grazia, sposando la cementificazione alle porte sud della città, in cambio di qualche opera di viabilità del valore di poche centinaia di migliaia di euro. Che senso ha investire nella rivitalizzazione del centro e nello stesso tempo spostare tutta l’attrattiva commerciale addirittura al di fuori del contesto urbano?”.
“Gli altri Comuni bloccano, Thiene favorisce i centri commerciali”
“Comuni limitrofi, come Schio e Villaverla, hanno osteggiato con tutti i mezzi possibili ampliamenti commerciali ben più importanti – conclude la giunta confcommercio – Vedi zona ex Lanerossi a Schio, dove c’erano 60mila mq commerciali, perché ora il Comune di Thiene permette il raddoppio dell’area del Carrefour? Discutibili sono anche i benefici tanto annunciati, come l’incremento dell’occupazione, quando è noto che i contratti della grande distribuzione sono spesso a termine, con turni pesanti e sottopagati. E che l’amministrazione comunale non venga a parlare di ricaduta economica, sin troppo sbandierata, quando è conclamato ed evidente che la ricchezza prodotta da queste realtà non ritorna mai al territorio”.
Sotto accusa anche il ‘mandato Cattelan’
Una presa di posizione così forte che a Thiene, dove ‘gli equilibri’ regnano sovrani a costo di mandare giù i bocconi amari senza battere ciglio, se la ricordano in pochi. Nel corso della conferenza stampa, indetta dopo riunioni interne ad Ascom, è venuto fuori un risentimento che affonda le radici negli anni passati. Quelli durante i quali al timone di Confcommercio c’era Emanuele Cattelan accusato, nel corso dell’incontro, di essere stato troppo ‘morbido’ nel trattare con le amministrazioni che si sono succedute, con cui non è mai riuscito a fare la voce grossa.
Paola Viero