Il Silent Party ha fatto tappa per la prima volta a Thiene e se si pensa che l’evento non è nemmeno stato pubblicizzato perchè ritenuto un esperimento, i numeri sono da successo.
A Thiene piazza Chilesotti si è trasformata venerdì sera in una discoteca a cielo aperto a rumore zero. Il tutto reso possibile dal Silent Party, dove centinaia di ragazzi hanno ballato fino a tarda notte con la musica in cuffia.
Una serata di musica dance decisamente insolita e di nuova generazione, coi ragazzi facilmente visibili nel buio della notte grazie alle cuffie luminose, che cambiavano colore in base alla musica che ascoltavano, sfruttando un sistema wi-fi a 3 canali che proponevano ciascuno un genere musicale diverso. Hanno potuto ballare hip pop, rock, italiana, anni 60-70-80-90 scegliendola semplicemente con un click sulla cuffia, che si illuminava di blu coi dj Riccardo Costa e Luca Noize, verde con Afterwards dj set e rossa con Mustache e The Quakers.
Tutti contenti per la serata? “Avevo già provato il Silent Party a Vicenza un paio di mesi fa e mi era piaciuto molto – spiega Stefania B. bionda ventiquatrenne che sfila per un momento le sue cuffie – Quando ho saputo che lo stavano organizzando anche a Thiene ne sono stata contenta, perché così si vivacizza un po’ che per noi giovani non c’è davvero molto”.
E’ questo che lamentano i giovani che tutti i giorni ‘popolano’ Thiene, vissuta e frequentata per motivi di studio: manca a detta loro uno spazio dove riunirsi e divertirsi, eccezion fatta durante d’estate che di eventi musicali e non, ci sono e a più scelta.
“E’ la prima volta che provo il Silent Party – commenta Francesco P. 24 anni – Sicuramente è un’esperienza diversa e per certi versi strana”.
Nessun inquinamento acustico, alcun disturbo alla quiete tutta, di persone e animali. E’ andata così a Thiene la prima serata di musica dance,fatta di ragazzi pronti a scendere in pista ballando una musica che solo loro sapevano quale era, creando una sorta di cinema muto all’aperto per la gente incuriosita che si fermava ai lati della piazza ad osservarli con evidente perplessità.
Paola Viero