Arrampicate sul tetto del teatro, sesso nella torre di piazza Nova, siringhe abbandonate, bulletti che infastidiscono le signore anziane, tutto questo accade in centro a Thiene.
Questo è il quadro che delinea una situazione di degrado tra il Municipio ed il parco di Villa Fabris, che siamo andati a verificare, dopo la segnalazione di Paolo Vivian, che in quella zona ci abita.
Esasperato da una situazione che va avanti da troppo tempo, come lo stesso ci dichiara “è ben nota da tempo a chi di dovere, ma non è mai stato fatto nulla”.
Dalla siringa usata rinvenuta vicino al parco, ai ragazzini che si scolano lattine di birra mangiando patatine e poi gettando tutto a terra, fino alle signore anziane che vengono prese a mali parole quando passano.
‘Camporella in centro’
Ma abbiamo trovato di più. Tracce di coppiette che consumano veloci rapporti all’interno della Torre di Piazza Nova, lasciando il ricordo dell’amplesso gettato a terra, vicino a montagnole di feci e carta igienica.
Scendendo le scale della torre, di proprietà del Comune, le scritte con vernice spray, sui muri e sulle porte, testimoniano il via vai di ragazzi, dai 15 anni in su, che entrano dalla porta che dà su via Gorizia. “Faremo dei controlli e provvederemo a chiuderne l’accesso”, dichiara Samperi.
Rampe di scale che portano nel ventre della città, due piani sotto terra fino al parcheggio. Nel frammezzo un piano in disuso, anche questo di libero accesso, che potrebbe fornire bivacco a chi una dimora fissa non ce l’ha.
A spasso sul tetto del teatro
E’ bastato poco per ricostruire la situazione di disagio che vive chi non solo abita ma, specialmente il sabato pomeriggio, parcheggia l’auto in zona teatro per fare acquisti in centro.
Un triangolo coi vertici nel teatro, la torre ed il supermercato, dove fanno la spola ragazzi che arrivano anche dai comuni limitrofi. Mangiano e bevono sul marciapiede, s’imboscano nella torre e poi un po’ di insano esercizio fisico arrampicandosi sul tetto del teatro, sfruttando le scalette d’emergenza, inconsapevoli dei rischi di queste loro bravate. Resta da chiedersi a chi, e quali, le conseguenze a fronte di un’ipotetica disgrazia, col volo di uno di loro dal tetto.
Anziani presi di mira
Finito il tutto, si acquattano sotto la rampa di carico e scarico merci del teatro. E se il grado alcolico ha superato il livello, sfottono le persone anziane: “Non passo più di là per andare in centro, faccio un altro giro, perché mi hanno spaventato – racconta B.L. 71 anni – E’ successo che, senza alcun motivo, mi si mettevano davanti finché camminavo deridendomi e, io da sola, cosa posso fare?”.
Questua molesta dei profughi e ragazzini che bivaccano, Samperi: “Deve agire anche l’A&O”
Se Samperi sulle arrampicate ne è venuto a conoscenza solo dopo la nostra telefonata, conosce bene invece la vicenda che ruota attorno al supermercato: “Ci sono i profughi che, chiedendo l’elemosina fuori dalla porta, si mettono in tasca 25 euro nel giro di un paio d’ore. E’ assurdo, il supermercato lo deve vietare, affiggendo dei cartelli ma, soprattutto, la gente smetterla di dare i soldi – continua – Per quanto riguarda i giovani, tra i quali ci sono anche dei minorenni, sto contattando l’Unicomm di Dueville: il marciapiede è proprietà privata, con passaggio pubblico. L’azienda si deve attivare per impedire a loro di bivaccare sul marciapiede. Da parte nostra come amministrazione, abbiamo richiesto l’intervento della polizia anche col cane Rocky: a tutti gli effetti non infrangono alcuna norma. Per questo dovrà essere apportata una modifica specifica al regolamento di polizia comunale”.
Zona Villa Fabris, siringa e bagni pietosi
Questa è la fotografia di un malessere del vivere cittadino, fatto di una “gioventù non sana” come la definisce Samperi, che riesce a tenere sotto scacco uno degli accessi al cuore di Thiene.
Ma la siringa trovata gettata a ridosso del parco Villa Fabris oltre alle condizioni pietose in cui versano i bagni attigui, come testimoniano le foto scattate da Paolo Vivian, dicono molto più sull’incuria e la poca sicurezza di cui Thiene sembra non sia in grado di scrollarsi.
Immagini di una cittadina messa a novanta dall’ignoranza, oltre che dal quel senso di mancanza di rispetto alle regole, o al comune senso civico del vivere, che dilaga col “tanto se mi beccano, mi fanno nulla”.
Paola Viero