E’ tempo per le 78 sentinelle di consegnare la prima parte delle schede dove, nell’annusare l’aria nella zona a sud di Thiene, hanno registrato i picchi di puzza.
Dal 26 al 30 marzo si dovranno recare all’ufficio ecologia, consegnando il tutto in busta chiusa.

Lo sportello sarà aperto al pubblico il lunedì dalle 9 alle 12.30, martedì e giovedì dalle 9.30 alle 13.30, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 ed infine il pomeriggio del mercoledì dalle 16.30 alle 18.15.

E’ quindi nel  vivo la campagna di monitoraggio promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Arpav e Provincia. Un controllo volto a determinare la qualità dell’aria dei quartieri della città, che da tempo lamentano un malvivere, a causa dell’odore nauseabondo collegato all’azienda Tintess.

Quelle schede che sinora le sentinelle, tutti cittadini volontari non solo di Thiene ma anche di qualche comune limitrofo, hanno compilato. I dati che sinora hanno rilevato,  dovranno essere infilati nell’apposita busta, contraddistinta da un codice numerico identificativo. Procedura che, al termine della campagna, dovrà garantire l’anonimato delle vedette.

andrea zorzan “Invito le circa ottanta ‘sentinelle’ a consegnare il modulo – dichiara Andrea Zorzan, assessore all’ambiente – Permettendoci così di elaborare i primi dati e a continuare in questa importante attività”.

Con la prima consegna il monitoraggio non si arresta: continuerà infatti sino al 13 maggio: nel caso le sentinelle avessero bisogno di ulteriori schede intonse, da compilare, dovranno fare richiesta di nuove sempre all’ufficio ecologia.
Dopodiché tutti i dati raccolti verranno trasmessi ad Arpav, che validerà le segnalazioni, sulla scorta dei dati di direzione e velocità del vento e trasmetterà il tutto poi alla Regione.

“Colgo l’occasione per ringraziare tutte le ‘sentinelle’, a nome di tutta l’amministrazione comunale, per l’impegno e la disponibilità che ci hanno accordato – conclude Zorzan, ricordando l’importanza del numero di adesioni alla campana – La mancata restituzione di un numero adeguato di schede rischia di compromettere la riuscita del monitoraggio stesso”.

P.V.

 

 

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