A poco meno di una settimana dai calci e pugni tirati da un branco di minori a due 40enni in centro a Thiene si chiede nel concreto cosa fare per contrastare queste bande giovanili. “Con le baby gang bisogna metterci la faccia” va dritto al punto il Comandante Giovanni Scarpellini che a Schio è riuscito ad arginarne la presenza, grazie anche alla sinergia e al rapporto di fiducia con l’allora sindaco Orsi.
Un fronte unito tra polizia locale e amministrazione comunale, fondato sulla reciproca fiducia delle parti. Da un lato le ordinanze che imponevano la vigilanza privata o il divieto di consumo di alcol in certi locali, ovvero nel corso di eventi che richiamavano un gran numero di persone. Oltre all’implementazione delle pattuglie a piedi, anche in borghese, in centro città. “Quando c’era un problema Orsi non scherzava e agiva subito”, ricorda Scarpellini, “Anche con Casarotto, quando era sindaco di Thiene, il rapporto di collaborazione portava i suoi frutti”.
Baby gang, fenomeno sociale. “Che si evolvono negli anni e anche rapidamente-spiega- Nel 2018, che fu l’anno nero per Schio, questi gruppi erano composti da minori stranieri di seconda generazione. Nelle ultime bande giovanili sono gli italiani i protagonisti. Ma la loro matrice non cambia: minorenni che provengono per la maggiore da una situazione di disagio e che si sentono intoccabili e inarrivabili se in gruppo-continua- Loro vivono nell’utopia dell’impunità. Sono ragazzi che vivono nella logica del branco e a Schio abbiamo messo in campo un’azione molto trasparente: sapevano con chi avevano a che fare e per questo dico che bisogna metterci la faccia-continua il Comandante Scarpellini-Perché è importante parlare con loro, metterli a confronto con la realtà delle loro azioni e chiamare in Comando anche i loro genitori. Insomma, non lasciar correre nulla, piccolo o grande sia quello che hanno fatto. A volte anche un verbale da 50 euro è efficace”.
E a Thiene? La presenza sul territorio. Se su Schio c’è e sembra funzionare, la storia a Thiene è diversa. Con pattuglie che attualmente smontano dal servizio alle dieci di sera e manca quello notturno del fine settimana. Forse cambierà qualcosa quando verrà chiuso il concorso e nominato definitivamente il nuovo Comandante di via Rasa? Spetterà a lui dialogare con l’amministrazione comunale, come accaduto a Schio, trovando la giusta formula e il giusto numero di agenti che tornino in strada nelle ore e nei posti cruciali.
Paola Viero