Alle 20, il Fonato era già pieno. Pieno di volti amareggiati, di vittime di una vicenda in continua evoluzione, tra bugie e verità che si fa fatica a fare emergere. Di persone smarrite che hanno perso tutto con la Banca Popolare di Vicenza o Veneto Banca e non sanno ancora dove voltarsi. Da dove ricominciare. Un successo di pubblico la serata organizzata dal Comune di Thiene, nella persona del consigliere Marco Rigon “Come fidarsi della Banca?”.
‘Ma io andrò avanti – ha detto Coviello – non mi faccio intimidire, da chi vuole ingessarmi le dita che continuerò a fare battere sulla tastiera del mio pc. Sto già preparando un altro libro per illustrare il malaffare della fondazione Roi’
Quindi, la parola è passata ad Elena Bertorelli, de La Casa del Consumatore, che sta seguendo le sorti legali di moltissimi azionisti di Bpvi dell’Altovicentino. ‘Le storie nella quali ci stiamo imbattendo sono terribili e sono provata da alcuni racconti drammatici. Tragedie che hanno toccato tutte le fasce d’età e che hanno portato a molti suicidi, come quello più recente di un uomo di 44 anni di Schio, che l’ha fatta finita. Non ha retto anche perchè aveva una madre anziana ed una sorella disabile, che ora sono rimaste sole e senza nessuno che si occupi di loro.
Ha spiegato invece il perchè si tratta di una proposta indecente l’avvocato Andrea Arman, del comitato Don Torta, reduce da un incontro padovano dove si è confrontato con i vertici di Bpvi disposti al dialogo. ‘Spero che non si cada nella trappola di questa proposta. Voglio dire agli azionisti presenti in sala – ha detto Arman strappando l’applauso – di non cedere all’ennesimo inganno. Questo tipo di tentativo è una sorta di ammissione di responsabilità, che deve farci capire che adesso, dobbiamo decidere noi. Basta riverenza e soggezione nei confronti di certi personaggi di cui i veneti devono smettere di avere quella sorta di timore che li blocca e li condiziona nell’alzare la voce e battersi per quanto spetta loro di diritto. Basta inganni e basta a cadere nella rete di quella disinformazione che sta alla base del raggiro subito in passato. Adesso dobbiamo apriore gli occhi e stare uniti per combattere in nome di una verità che ci spetta di diritto conoscere’.
Natalia Bandiera