Con 3 arresti, 16 persone segnalate alla prefettura ed il sequestro di 125 grammi di sostanze stupefacenti, dall’inizio dell’anno, a Thiene la lotta alla droga non smette.
Sono numeri che se da un lato confermano che il problema della droga c’è a Thiene, dall’altro rendono conto del lavoro serrato messo in campo dalla polizia locale, guidata dal comandante Giovanni Scarpellini che, con azioni mirate e ininterrotti controlli sul territorio, danno filo da torcere a chi sceglie Thiene come piazza di spaccio.
I risultati
Dall’inizio dell’anno, grazie anche al supporto del cane Rocky dell’unità cinofila, sono state eseguite 13 perquisizioni, 19 sequestri di sostanze stupefacenti 4 dei quali con procedimento penale, oltre al sequestro di : 60 bilancini di precisione, 10 macini per tritare l’erba, 1 bong, 5 spinelli, 69,3 grammi di marijuana, 49,7 di hashis, 1,7 di cocaina, 2 di eroina e 10 milligrammi di metadone.
“Stiamo vedendo dei risultati importanti nell’azione di contrasto, grazie anche al supporto dell’unità cinofila – commenta l’assessore alla sicurezza Alberto Samperi – I dati ci dicono che il fenomeno c’è, ma che viene contrastato con arresti e sequestri”.
“La droga c’è ed è diffusa, a Thiene sembra di più, rispetto ai paesi vicini, ma è perché la cerchiamo di più – spiega il comandante Giovanni Scarpellini – Non siamo sicuramente di fronte ad un’escalation e con la nostra attività riusciamo ad agire tempestivamente, intervenendo con arresti e sequestri. Oltre 50 ore mensili impiegate nel pattugliamento, tra ricerca ed intervento, solo per l’unità cinofila, senza contare tutto il lavoro che di conseguenza ci coinvolge come intero comando”.
Le zone ‘calde’
Col polo scolastico che porta a Thiene migliaia di studenti da fuori comune, per gli spacciatori la ‘piazza’ preferita sono i cancelli delle scuole, a volte anche tra i corridoi, andando a ‘coltivarsi’ il cliente anche in altri classici luoghi di aggregazione: giardini pubblici, stazione dei treni e degli autobus, segnando un ritorno alle droghe tradizionali, soprattutto quelle leggere. Luoghi ‘caldi’ che gli agenti della polizia locale tengono costantemente sotto controllo, grazie anche al naso infallibile del cane Rocky, portandoli ad effettuare perquisizioni e sequestri.
Più soldi alla polizia locale
L’amministrazione comunale spinge per la lotta alla droga, o quanto meno vuol dare una boccata d’ossigeno alle casse della polizia, aumentandone il budget a disposizione: “Dopo 5 anni in cui, su tanti fronti, abbiamo tirato la cinghia, finalmente riusciamo ad incrementare di 30 mila euro nel 2018 – anticipa Samperi – Una somma che, di anno in anno, andrà comunque aumentando”.
“Per essere ‘fico’ non serve lo spinello”
Se da un lato la polizia locale offre a Thiene uno zoccolo duro nella lotta alla droga, dall’altro lato la depenalizzazione del reato non può, e non deve, essere sottovalutata: “Questo non deve indurre i giovani a pensare che la droga, soprattutto quella leggera di più facile consumo da parte degli adolescenti, non sia pericolosa – continua Samperi -Quello che più mi fa male, e il comandante Scarpellini che ogni giorno si trova a parlare con le famiglie e coi ragazzi lo conferma, è che i giovani si approcciano al ‘mondo droga’, cominciando da uno spinello per sentirsi accettati dal gruppo, sottovalutando invece le conseguenze, non solo quelle dettate dalla legge, che avranno sulla loro vita. Perché il passo per arrivare poi, qualche anno più in là, all’uso di cocaina o eroina è fin troppo breve”.
Una battaglia che deve coinvolgere le famiglie
E’ l’appello accorato che l’assessore Samperi volge alle famiglie, preoccupato dal fatto che sono proprio i ragazzi più giovani la fascia più debole: “Le famiglie devono essere molto attente rispetto ad un fenomeno che esiste e che non deve essere sottovalutato -conclude Samperi – Noi come amministrazione, assieme al comandante Scarpellini, ci siamo dati l’impegno di contrastare questa piaga, nell’ambito delle nostre competenze, che non sono specifiche per la polizia locale, ma che comunque non la vede mai sottrarsi sia nell’attività investigativa che di controllo”.
Paola Viero