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Thiene. Rifiuta mimosa, Gamba: “Casarotto non rispetta le donne”

Gli animi si sono scaldati in consiglio comunale ieri sera a Thiene per un botta e risposta dai toni ‘accesi’ tra il sindaco Giovanni Casarotto e Alessia Gamba, consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle.

Al centro della querelle l’interrogazione sulla partecipazione del primo cittadino ad un incontro organizzato lo scorso 14 novembre dall’azienda Estel alla quale aveva partecipato Matteo Renzi, all’epoca segretario del Pd.

“Nei 5 anni appena trascorsi, il sindaco e la sua giunta sono stati invitati in più occasioni durante commissioni o consigli ad assistere a conferenze con i nostri parlamentari del Movimento 5 Stelle – ha spiegato Alessia Gamba – In ballo c’erano anche argomenti, temi e soluzioni di interesse comune, ma solo per Matteo Renzi il sindaco si è mobilitato”. Da qui la domanda diretta: “E’ andato in veste di sindaco o di cittadino?”. Un quesito che sembra banale, ma che include sfumature politiche.

Alla replica piccata del primo cittadino “Sono andato perché invitato, non posso partecipare a tutti gli eventi”, Alessia Gamba ha tentato di argomentare richiedendo una risposta diretta. Una sorta di ‘sì’ o ‘no’ per sfatare ogni dubbio e comprendere il perché di tanto “calore per Renzi”, che è però sfociata in un’alzata di toni da parte del primo cittadino, che ha ‘zittito’ Alessia Gamba alzando la voce.

Il tutto nel giorno della festa della donna, con tanto di rametto profumato destinato alle quota rosa del consiglio. E proprio in segno di protesta, il consigliere 5 Stelle ha abbandonato la sua mimosa sul banco al termine del consiglio, giustificando la sua posizione: “Volevo andarmene subito ma c’erano altri punti importanti da discutere – ha spiegato Alessia Gamba, lamentando il mancato supporto da parte di tutte le altre ‘quote rosa’ in consiglio –  Ho volutamente abbandonato il mazzetto di mimose sul mio banco consiliare in segno di protesta verso il sindaco. Ad un mazzo di fiori preferisco di gran lunga l’educazione e il rispetto. Colpisce il fatto che atteggiamenti di sopraffazione e tentativi di togliermi la parola si siano manifestati proprio oggi, 8 marzo 2018, Festa della Donna. Festa che ricorda al mondo la situazione di disparità. Ferisce che nessuna donna presente in Consiglio comunale abbia stigmatizzato quanto accaduto”.


Strinati: “Non c’è stata alcuna prevaricazione”
E proprio una donna di quelle donne richiamate dalla Gamba, risponde alla mancata difesa che lei si aspettava. E’ Maria Gabriella Strinati, vicesindaco che commenta così: “Io non l’ho vista una prevaricazione, perché eravamo nell’ambito di una discussione politica, in cui c’e stato un dibattito a seguito di una risposta ad una interrogazione –  -Io credo che nel giorno della festa della donna, in cui è vero che c’è la celebrazione del rispetto di essa, questa vada manifestata esercitata alla ‘pari’. Nella seduta del consiglio comunale eravamo tutti presenti in qualità di amministratori, e non di maschi o femmine, dove il trattamento va esercitato alla pari per il compito cui siamo chiamati a svolgere. Il ‘botta e risposta’ tra il sindaco Casarotto ed il consigliere di minoranza Gamba, visto il contesto, era da amministratore ad amministratore”.

“Se noi donne vogliamo continuare a lottare per i nostri diritti, dobbiamo anche essere in grado di sostenere i ruoli a cui siamo chiamati  – conclude il vicesindaco Strinati – Penso che alcuna offesa sia stata arrecata al mondo femminile, nella seduta, perché ci siamo trovati di fronte ad un dibattito che, per le responsabilità delle azioni da amministratori nei confronti della comunità, deve prescindere dal genere, maschile o femminile. Se fosse successo tra maschio e maschio, non ci troveremmo sicuramente di fronte a questa polemica”.

“Nessuna mancanza di rispetto – ha aggiunto AnnaMaria Savio – Sono perfino caduta dalle nuvole quando la consigliera Gamba si è detta offesa, non avevo percepito nessun tono maleducato e mi sono stupita della lamentela”.

Anna Bianchini
Paola Viero