Un defibrillatore passato dalle mani delle piccole promesse del Real Thiene calcio a 5, a quelle di Maria Gabriella Strinati vicesindaco di Thiene. Di fronte al pubblico del PalaCeccato la consegna del salvavita al Comune di Thiene: “Verrà installato nella palestra di via I° Maggio”.
Da ‘donna a donna’. Così si è svolta la cerimonia di consegna come fortemente voluta da Fide Davò, presidente della giovane compagine calcistica thienese, quando l’8 dicembre scorso organizzò la partita dello ‘Stop alla violenza’. Una giornata di sport con centinaia di calci in porta “Per bucare la rete della violenza – spiega Davò – Che, grazie alle donazioni raccolte ed al contributo del gruppo politico Liberi a destra Thiene, ci permise subito di acquistare il defibrillatore. Ed ora finalmente, dopo avere aspettato ogni sorta di paletto, riusciamo a donarlo”.
E’ stata quindi chiamata in campo la donna che, per eccellenza, rappresenta l’amministrazione comunale thienese, Maria Gabriella Strinati, per ricevere il defibrillatore: “Mi complimento per quanto fatto con questa iniziativa e sono orgogliosa di queste atlete, così giovani e così sensibili al tema sulla violenza della donna – commenta il vicesindaco di Thiene -Il loro è un forte messaggio alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Un messaggio che non deve mai essere dimenticato perché, ogni giorno, la donna viene resa vittima non solo di violenza fisica, ma verbale e psicologica. E tutto questo deve smettere”.
Assieme al pubblico, ad applaudire l’iniziativa, anche il sindaco Giovanni Casarotto che ha già chiaro il luogo dove verrà installato l’indispensabile salvavita, a tutela della salute e dell’incolumità dei tanti piccoli e grandi sportivi thienesi: “La via palestra di via I° Maggio ne è sprovvista, con molta probabilità verrà installato proprio in quella struttura”.
Da dove è nata l’iniziativa, quindi, tutto si conclude: nella tensostruttura dove bambini e ragazzi, dai 6 ai 15 anni, del Real Thiene si allenano. “Ma la nostra speranza è di riuscire a farli giocare in un luogo più idoneo”,conclude Davò ricordando quei buchi sul telo che ne ricopre la struttura, che rende impraticabile il campo quando piove, oltre alla tribolazione nei mesi freddi per un riscaldamento “che fa le bizze”.
Paola Viero