“Nessuna delega di pieni poteri e nessuna decisione deve essere delegata ad un solo leader, per risolvere i tanti problemi di oggi serve più società”.
Fare squadra, fare gruppo. La pensa così Giovanni Battista Casarotto, sindaco di Thiene, che durante l’assegnazione del Premio Thiene 2019 e delle targhe al merito a molti suoi concittadini, ha sfoderato grinta nell’elencare i maggiori problemi della comunità oggi e nel proporre quelle che, a suo avviso, possono essere le soluzioni.
“La politica di oggi non sembra più in grado di rispondere con azioni concrete ed adeguate ai problemi della gente – ha spiegato senza tentennamenti, pur avendo di fronte senatori e consiglieri regionali – Allo stesso tempo c’è richiesta di ‘più società’ da parte della popolazione, di nuove forme di rappresentanza politica e di partecipazione, di identità comunitaria. Siamo difronte ad un bivio oggi, una strada che si biforca e può condurre da un lato a maggiore democrazia partecipata e dall’altro alla delega di decisioni importanti ad un solo leader forte”.
Il pensiero del primo cittadino è però chiaro e, secondo Casarotto, per contrastare la mancanza di valori serve maggiore condivisione.
“Il mio bilancio di fine 2019 è molto simile a quello della fine del 2018 – ha sottolineato – Solo vedo minore fiducia nel futuro e sempre più giovani che lasciano l’Italia. La crisi economica continua a mordere e si registrano ulteriori perdite tra negozi di vicinato e botteghe artigiane, che chiudono i battenti definitivamente. Ma soprattutto, manca la coesione sociale”.
Coesione che, secondo il primo cittadino, deriva dalla non accettazione dei fenomeni di immigrazione, dall’incapacità di comunicare tra generazioni e parti politiche diverse, dal sempre più alto numero di divorzi, dal crollo della natalità e dalla carenza di lavoro.
“Di fondo sembra esserci un vuoto, lasciato dal tramonto dei valori o forse, meglio, dall’eclisse odierna dei grandi ideali e delle impalcature ideologiche, un vuoto che attira sentimenti di incertezza e paura del futuro, amplificati dalla rete, dai social e dai media, che dalla rete attingono molto – ha concluso Casarotto – A una crescente pretesa di diritti e di interessi personali, non vedo un adeguato bilanciamento sul versante dei doveri e del rispetto delle regole del vivere civile, troppo sovente ignorati o disattesi. Tutti, ad ogni livello di responsabilità dobbiamo sentire il dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della nostra società”.
A.B.