AltoVicentinOnline

Thiene. Park Distillerie Fabris: comune approva l’esproprio. Ricorso già pronto

Meglio una gallina domani che un uovo oggi. Ha pensato sicuramente a questo l’amministrazione del sindaco Giovanni Casarotto, che in consiglio comunale ieri sera ha approvato la variante necessaria per arrivare all’esproprio del parcheggio delle ex Distillerie Fabris, in via Trieste a Thiene, per salvaguardare i posti auto pubblici, che al momento sono una quarantina.

Una mossa che lì per lì è sembrata azzardata, giudicata dall’opposizione un atto non porterà nulla di buono al comune e alle tasche dei cittadini, che si dovranno accollare le spese di ricorso che i proprietari del terreno su cui sorge il parcheggio sterrato, adiacente alle ex Distillerie Fabris che a breve saranno ristrutturate e trasformate in un prestigioso immobile privato, avevano ampiamente annunciato. Ricorso che tra l’altro costringerà a bloccare l’area, lasciandola in ‘stand-by’ fino ad esito del ricorso, sterpaglie e sterrato compresi.

In consiglio comunale, maggioranza e opposizione si sono sfidate apertamente. Da una parte chi governa e si dice pronto ad andare fino in fondo per tenersi quel pezzetto di terra ‘costi quel che costi’, dall’altra parte l’opposizione, che avrebbe accettato di buon grado il compromesso proposto da Lander srl, azienda che fa capo ad un noto imprenditore locale.

I proprietari di Lander, avevano proposto una mediazione che a loro dire è a totale vantaggio del comune. Una porzione di terra, con incluso l’impegno di 

realizzare 27 posti auto, in 517 metri quadri, per il comune e la sistemazione del parcheggio. Una specie di regalo insomma, proposto all’amministrazione comunale, che però ha rifiutato. Troppo importanti per la città e i commercianti quei 13 posti auto in più. Talmente importanti da convincere la giunta di Casarotto e i consiglieri di maggioranza a votare per il ‘tutto o niente’ innescando la battaglia legale.

Unico astenuto nel gruppo del sindaco il consigliere Giandomenico Simonato, che non se l’è sentita di approvare l’azzardo, che secondo Lander e i membri della maggioranza,  costerà ai cittadini un bel po’ di soldi.

“Prendiamo atto che a fronte dell’offerta di 27 posti auto, con terreno gratuito e relativi realizzazione del parcheggio e lavori di sistemazione, l’amministrazione comunale ha rifiutato – ha commentato Andrea Vaccari, avvocato di Lander Srl – E’ chiaro che faremo ricorso, il sindaco era stato avvisato da tempo e a quel punto, sarà il giudice a decidere”.

Secondo l’avvocato, la vittoria non sarà comunque del comune di Thiene, che anche se vincesse l’esproprio, sarà costretta ad acquistare l’area a prezzo di mercato e dovrà pagarsi i lavori per la realizzazione di un parcheggio di 40 posti auto. Una spropositata differenza di costi, per soli 13 posti auto.

Da lì la contrarietà dell’opposizione, che si è fatta sentire talmente forte da provocare le ire del primo cittadino, che ha addirittura accusato il consigliere di opposizione Christian Azzolin, che invitava ad accettare la proposta di Lander, di essere “schiavo dei poteri forti”.

Un’accusa che ha mandato Azzolin su tutte le furie, tanto da lasciare l’aula e abbandonare la seduta.

“27 posti auto subito, con tanto di terreno e lavori completi, sono sicuramente meglio di 40 tra chissà quanti anni e a completo carico dei cittadini – ha commentato Azzolin – Se anche il comune dovesse vincere si troverebbe a dover spendere un sacco di soldi. E per cosa? Per 13 posti auto? Ridicolo. Ci sono un sacco di parcheggi a Thiene. Il comune non ha acquistato il terreno perché avrebbe potuto partecipare all’asta solo in caso di interesse pubblico, che in questo caso non c’era. Lo stesso vincolo ce l’ha l’esproprio, che può essere fatto solo in caso di interesse pubblico. Un bagno di sangue economico, a danno dei cittadini. Il sindaco dice che io sono schiavo dei poteri forti solo perché trovo insensata una cosa che chiunque dotato di buon senso troverebbe insensata? Assurdo. Il fatto è che questa amministrazione vuole solo famiglie accondiscendenti, che non le creino problemi. A Casarotto non va giù che questo imprenditore non si sia piegato alle sue richieste. E quindi – ha concluso Azzolin – Per la ripicca dell’amministrazione pagheranno (e caro) tutti i thienesi”.

Dello stesso avviso Andrea Busin, consigliere della Lega Nord, che ha sottolineato: “Ho provato a far ragionare il sindaco Casarotto e la maggioranza ma non c’è stato verso. Non c’è nessuna logica nel preferire 40 posti auto tra chissà quanti anni, con tanto di pagamento a prezzo di mercato del terreno e lavori di realizzazione invece di 27 parcheggi immediati. Il centro di Thiene rimarrà là fermo, con un parcheggio sterrato pieno di erbacce, in attesa dell’esito del ricorso. Che poi, se Lander vince, il parcheggio sarà eliminato del tutto. Il sindaco Casarotto si è puntato in modo incomprensibile, tra l’altro osteggiando una famiglia che sta facendo un sacco di cose a Thiene. Davvero incomprensibile il ragionamento della maggioranza”.

“Il sindaco sapeva benissimo che avremmo fatto ricorso, perché glielo avevamo annunciato fin da subito mentre cercavamo una mediazione – ha spiegato Andrea Vaccari – L’amministrazione ha la facoltà di adottare i provvedimenti che ritiene, ma sarà poi la magistratura competente a dare il giudizio finale. Mi sento di dire che 13 posti auto in più non valgono assolutamente il costo che il comune si dovrà sobbarcare anche in caso di vittoria. Pertanto trovo illogico il non aver accettato la proposta di Lander, che avrebbe concluso i lavori nel giro di 3 mesi”.

Anna Bianchini