A due giorni dall’incendio alla Libreria Leoni di Thiene, è tempo di pulire i locali che sono stati risparmiati dalle fiamme. Piero Leoni 58 anni, socio ed amministratore, non si tira di certo indietro e di buona lena, assieme a dei collaboratori, strofina via il nero del fumo dai libri e dagli scaffali: “La mia speranza è di poter riaprire quanto prima, anche provvisoriamente, la parte antistante del negozio che dà in Corso Garibaldi”.
Non manca di certo l’ottimismo a Leoni dopo la batosta dell’incendio: “Non possiamo abbatterci. L’incendio è stato di proporzioni gravi, abbiamo buttato via 9 metri cubi di libri, altri 6 li abbiamo provvisoriamente sistemati nell’abitazione dei miei genitori, ne salveremo meno del 50 per cento – racconta Leoni – Una tragedia che può mettere in ginocchio, ma la mia volontà è di riaprire il prima possibile, quanto meno lo devo per gli anni di vita che i miei genitori hanno speso dentro la libreria”.
E senza alcuna ombra di dubbio lo vuole anche la sua clientela affezionata, perché la Libreria Leoni oltre ad essere un’istituzione per Thiene è il negozio dove la gente si sente a casa, coccolata da quel profumo magico che i libri rilasciano, oltre alle attenzioni e ai consigli che trovano: “Siamo rimasti commossi dalle attestazioni di solidarietà che in questi giorni abbiamo ricevuto proprio dai nostri clienti, ma non solo – continua Piero Leoni – Anche questo ci motiva ad andare avanti”.
E l’andare avanti, per un’attività commerciale, fondamentale è la riapertura anche temporanea: il desiderio di Piero Leoni è restare nella storica libreria, seppur non nasconda di soppesare un’alternativa: “Non abbiamo scartato un temporary store, affittando uno dei tanti locali commerciali chiusi in centro – spiega Leoni – E’ un’ipotesi valida, anche se comporta trasloco di libri e attrezzatura per poi riportare tutto qua una volta sistemato con i lavori. Ora pensiamo a pulire e a recuperare quanto più possibile”.
Paola Viero