Immaginate un bimbo con disabilità neurologiche ed un ragazzo al suo fianco che lo assiste, in pomeriggi di riabilitazione scanditi anche dalla musica. Una terapia fatta di suoni, immagini e parole che all’inizio non è semplice ma che poi porta i suoi frutti. “Nasce così Matebox, strumento riabilitativo per sviluppare la comunicazione e le capacità cognitive nei bambini con disabilità, anche gravi” spiega il 32enne Matteo Scapin di Thiene, produttore e Dj acclamato da MTV e radio con anche il diploma da oss in tasca. Ora, per realizzare questo progetto Matteo ha bisogno di aiuto: si cercano sponsor o donazioni.
Col prototipo di Matebox in mano, e col brevetto depositato ai primi di giugno al Ministero dello Sviluppo Economico, Matteo a fatica nasconde l’orgoglio pur consapevole che dovrà sobbarcarsi notevoli costi per metterlo in produzione. “Finora ho fatto tutto da me, in casa e con le mie mani-racconta-Assemblando la scatola completa con programmi di produzioni musicali, tasti e fili. Cavi che senza l’aiuto di mio cugino Leonardo Bortignon, che fa il perito, non avrei saputo collegare: per questo lo ringrazio di cuore, oltre a mio fratello Luca per la parte della programmazione. Ora viene il bello: metterlo a disposizione di quanti più bambini possibili”.
Costi che, di tasca propria, Matteo non è in grado di affrontare. “Fin dove potrò lo farò, ma per realizzare il Matebox ho bisogno di aiuto”. Un appello puro il suo rivolto a chi vuole, come lui, vuole aiutare questi ‘bambini speciali’ a vincere la disabilità.
Come fare? Tramite crowdfunding
“E’ partita una raccolta fondi solidale: chi volesse aiutarmi può fare una donazione -spiega ancora l’ideatore di Matebox-Chiunque volesse darmi una mano nel frattempo può visitare il sito www.matebox.it o il social www.facebook.com/Mateboxofficial scrivendomi”.
Cos’è Matebox
Una ‘scatola parlante’, con vari tasti colorati, che guida il bambino verso i propri limiti. Anche superandoli e stimolandolo nell’associazione di suoni, parole e immagini. “Per dare la possibilità ai bambini e ai ragazzi dei miei laboratori di creare un nuovo modo di esprimersi” continua Matteo che, smessi i panni di docente all’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene, da tre anni affianca decine di ragazzi con disabilità, “tutto è partito con Music4All, uno spazio nel quale i ragazzi hanno la possibilità di far emergere la loro unicità, la loro creatività, la loro affettività e il loro senso di gruppo, attraverso attività basate su alcuni contrasti musicali: suono-silenzio, forte-piano, lento-veloce e acuto-grave, partendo dall’ascolto per arrivare ad un ascolto animato attraverso il movimento del corpo e l’uso di semplici strumenti musicali”.
Tre anni di lavoro coi ‘suoi ragazzi speciali’ che lo hanno portato ad affinare sempre più gli strumenti da utilizzare in terapia. Su tutto, la parola chiave: persona. Ogni attività mirata alle esigenze del bambino che aveva di fronte a sé, condensando tutte queste esperienze in Matebox. Tramite otto tasti diversi, “ma in base alle esigenze il numero può cambiare” specifica Matteo Scapin, posizionati nella parte superiore della scatola e delle di tessere con disegni e parole, con le scritte anche in Braille, vengono stimolate e incrementate le possibilità comunicative del singolo bambino. Una scatola che sfrutta il Pecs, “un sistema comunicativo per scambio di simboli e immagini che combina al suo interno conoscenze approfondite di terapia del linguaggio e tecniche cognitive comportamentali di apprendimento- entra nel dettaglio Matteo Scapin sul funzionamento di questo strumento riabilitativo che può essere così personalizzato da registrare, come voce guida, anche quella dei genitori del bambino disabile, o della persona che lo affianca nelle terapie- Ecco la vera innovazione di Matebox: con un solo strumento, in cui ogni tasto avrà un suono differente grazie al programma Ableton scaricabile da internet, si apre un mondo di parole, suoni, immagini, creando un’interazione dinamica”.
“Sapevo già dell’esistenza di facilitatori comunicativi, però il mio intento era sviluppare un prodotto che potesse accrescere altri aspetti oltre a quello comunicativo. Con Matebox ho inserito la parte conoscitiva, importante per apprendere le materie scolastiche come la matematica, le scienze, l’italiano e persino la geografia. La parte ludico-musicale è fondamentale, perché tramite determinati giochi musicali si può incrementare molto l’espressività di chi usa questo prodotto- conclude Matteo Scapin- Oltre a essere educativo, è propedeutico alla formulazione delle principali richieste, semplici ma essenziali, quali Come stai? Che attività vuoi fare? Cosa vuoi mangiare? Ma anche all’approfondimento di categorie conoscitive, come numeri, colori, animali, parti del corpo umano. La terza sezione di Matebox riguarda infine l’attività di incoraggiamento alla produzione di suoni, voci, rumori da parte del bambino”.
Paola Viero