ll Tribute to Mattia Grotto è giunto alla sua seconda Edizione e quest’anno farà parte del “Giugno Thienese”, una manifestazione tanto cara alla città che la aspetta tutto l’anno. . Mattia Grotto è sempre nel ricordo dei thienesi, degli abitanti di Zanè dove era residente e di tutto l’Alto Vicentino. Sia perchè era un ragazzo che si faceva amare e che rimaneva impresso in chiunque entrasse in contatto con lui, sia grazie alla madre Evelina Cretella che ha sempre detto “So cos’è l’amore grazie a te”. Un amore talmente intenso da sentire il figlio come se non fosse mai morto. Questa mamma è davvero speciale ed ha saputo reagire dopo la morte di questo ragazzo che venne stroncato da un malore mentre si trovava al mare a Caorle.
Aveva solo 29 anni, tanti sogni, tanti progetti: Mattia era un ragazzo vivace ed estroverso. Stava facendo il bagno in mare quando si è sentito male sul tratto di fronte alla spiaggia di Ponente.
Immediatamente Mattia era stato soccorso dal personale di spiaggia e dai marinai, arrivati tra la torretta 38 e la 39. Quindi, è stato trasferito d’urgenza all’ospedale civile di Venezia in gravi condizioni, dove è deceduto. Un dolore che attanaglia per sempre un genitore e mamma Evelina vive nel ricordo di suo figlio, che era anche un donatore. I proventi delle donazioni raccolte al memorial verranno infatti, devoluti sia all’ Aido per la realizzazione di campagne informative e di sensibilizzazione per la donazione di organi, tessuti e cellule, sia a favore di iniziative per le persone fragili del territorio di Thiene.
Il suo giocare con la lingua veneta
Mattia Grotto era un appassionato di grafica e gli piaceva “giocare” con la lingua veneta. Gli era venuta l’idea di abbinare parole venete a loghi di streetwear famosi. Un esempio su tutti: da Napapijri a Napapina te dago è un attimo! Oppure da Vans a Vecio e ancora da Patagonia a Monte Suman! Aveva una pagina su Instagram, Anca Gnanca, dove postava tutte le sue grafiche, idee, sempre con grande intuizione e ironia. Credeva molto in questo progetto e ci lavorava appassionatamente. Per questo Evelina Cretella assieme al papà di Mattia dopo la tragedia che li ha segnati hanno deciso di onorare la memoria di un figlio che meritava gli venisse dedicato un evento. Evelina Cretella, l’anno scorso, al memorial intitolato al figlio ha voluto sottolineare l’importanza di donatore di organi. E’ riuscita a riunire tantissima gente arrivata anche da fuori Thiene. Quest’anno le auguriamo che vada ancora meglio.
‘ Mio figlio era un donatore e questi eventi organizzati in sua memoria devono essere l’occasione per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni a quanto sia importante donare i propri organi’.
di Redazione AltovicentinOnline