Burocrazia snervante, linguaggio troppo tecnico e spesso inaccessibile, cavilli che ormai scoraggiano anche il più entusiasta degli organizzatori di eventi. Il volontario più altruista e vivace. Un effetto ‘dispendioso per tempo e denaro’ quello provocato dalla circolare Gabrielli sulle nuove norme di sicurezza, che rischiano di ostacolare gli eventi invece di incoraggiarli.
Dalle grandi fiere alle piccole sagre di paese. Tutte le associazioni sono chiamate ad adottare le stesse procedure in termini di sicurezza. Recintare gli spazi esterni, garantire aperture in quelli interni, ricavare aree anti-intrusione. E c’è chi molla oltre alla fatica di ogni anno di trovare nuovi capitani di squadra che hanno una normale paura di ‘passare un guaio’ solo per una sagra paesana.
Per quanto riguarda la città di Thiene, l’esito degli eventi proposti è salvaguardato, ma non senza difficoltà nel retroscena. ‘A partire dalla festa del buon rientro dello scorso anno la Pro Loco ha saputo adattarsi alle direttive. L’affluenza è stata la stessa, il riscontro complessivamente positivo’. Eppure il rischio è di percorre una strada tortuosa, sprecare maggiori risorse senza potere alla fine vantare un aumento nel guadagno.
‘Morale della favola – conclude Benetti – oggi, organizzare degli eventi, anche piccoli, è una grande responsabilità e se non si interviene, nessuno ne farà. Stiamo già assistendo ad una moria di manifestazioni nei paesi attorno a noi. Io non mollo perchè la passione è tantissima, la voglia di tenere in vita delle vere e proprie tradizioni care ai thienesi come la festa del baccalà o la Nina, è infinita. Stiamo aumentando gli sforzi al massimo, ma posso avere solo parole di comprensione per chi decide di mollare perchè non ‘sopravvive’ a tutte queste nuove norme, che rendono la vita degli organizzatori davvero impossibile’.
“Va dato atto al ministro Salvini di aver dato ascolto alle richieste rispetto a disposizioni che avrebbero messo a rischio centinaio di sagre e di piccole manifestazioni pubbliche, ma importanti per l’identità dei territori in cui si svolgono”. Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime così il proprio apprezzamento per la direttiva diramata questa mattina dal ministero dell’Interno sui modelli organizzativi e procedurali per garantire la sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche.
Lo stesso ministro Salvini l’ha definita come un intervento di “semplificazione tanto atteso dalle realtà associative di tutto il territorio nazionale”, senza eccessi di burocrazia.
“La direttiva del ministero dell’Interno – fa rilevare Zaia – salva le nostre manifestazioni che rappresentano un presidio identitario, il lavoro e la dedizione del volontariato. Tutto questo prima era sottoposto a norme estreme per la sicurezza al pari di concerti da centomila persone. Nella maggior parte dei casi, come abbiamo fatto presente, si parla invece di piccoli eventi, di piccole sagre che sono storiche e che sono valorizzazione del contesto locale, turistico, e dei prodotti tipici. Ma sono anche una grande opportunità per autofinanziare associazioni di volontariato che si occupano in gran parte del sociale o di temi ambientali”.
Eleonora Sartore