Pare proprio possa diventare un caso nazionale la storia di Paolo Rizzato, un cittadino thienese che da quattro anni non può vendere la sua casa. La questione ruota attorno a una norma del 1904, il Regio Decreto 523, che prescrive una fascia di rispetto di 10 metri dalle sponde di ogni corso d’acqua demaniale, all’interno della quale è vietato costruire. Questa legge, che in passato era spesso ignorata, è ora strettamente applicata dai notai, anche da quelli thienesi in questo periodo, responsabili della verifica del rispetto di tale vincolo.

Secondo il decreto, la fascia di rispetto è fondamentale per garantire il libero deflusso delle acque e la manutenzione degli argini. Tuttavia, negli ultimi anni i notai sono diventati più rigidi nell’applicazione di questa normativa. Di conseguenza, molte case costruite entro i 10 metri da un corso d’acqua sono considerate abusive e non possono essere vendute.

La casa di Rizzato si trova a un metro dalla roggia di Thiene, il torrente Rozzola. Per legge, egli dovrebbe demolire qualsiasi costruzione entro i 10 metri dalla roggia per poter vendere la proprietà. La situazione attuale è che la sua casa non può essere venduta, ma solo affittata. Paolo Rizzato, disperato, ha lanciato un appello al sindaco: “Sono quattro anni che provo a sentire il Comune per capire cosa si può fare, perché devo vendere, ma è tutto bloccato. Ho parlato con il capo ufficio urbanistica di Thiene e non mi danno risposte. L’ufficio tecnico mi ha detto che devo consegnare il disegno di dove passa Rozzola, quindi mi sto muovendo per preparare la mappa del torrente con un ingegnere idraulico mentre il mio avvocato di Schio sta seguendo la questione a livello legale.”

La situazione potrebbe avere un’eccezione se il torrente Rozzola venisse declassato a fogna grazie alla costruzione di uno scolmatore a Carrè, rendendolo non più soggetto al decreto del 1904. Tuttavia, questa è solo una possibilità e necessita di ulteriori verifiche legali e tecniche.

Per questo motivo, Rizzato intende creare un movimento che ha chiamato “Difesa proprietari – Decreto 1904” e una raccolta firme per tutti i proprietari delle case coinvolte. “Per questo motivo voglio creare un gruppo di pressione, fare da portavoce se non ci fossero altri volontari, creare una raccolta firme per tutti i proprietari delle case coinvolte e chi si vuole aggiungere per sollecitare questo problema che diventa quindi nazionale. Abbiamo delle case che hanno valore zero. Anche il centro di Thiene è a rischio, ma anche altri paesi e città d’Italia. Le Dorotee sono state costruite sopra il torrente. Tutto abusivo, sempre che non sia stato costruito prima del 1904.”

Paolo Rizzato invita chiunque sia interessato a unirsi al movimento “Difesa proprietari – Decreto 1904” e a firmare la petizione a contattarlo via email per maggiori informazioni: decretoregio1904@gmail.com.

Laura San Brunone

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