L’80% dei padri separati non riesce a vivere con ciò che resta del loro stipendio. (Fonte Eurispes).
Anche chi poteva contare su un buon tenore di vita durante la vita matrimoniale può ritrovarsi a dover stringere la cinghia, ad accettare compromessi, come ad esempio tornare a vivere in casa con i genitori o chiedere ospitalità a parenti o amici se non si ha la possibilità di prendere una casa tutta per sé. Non manca chi è costretto, dopo aver provato a dormire in macchina o anche sul posto di lavoro, a rivolgersi ai dormitori pubblici. E’ la storia di Mirko (nome di fantasia per la privacy dei tre figli minori avuti con due compagne diverse. Thienese di 49 anni, vive in auto da 8 mesi. Acqua, neve e vento, il suo rifugio è l’auto. Va a lavarsi dove può, si sposta per non dare nell’occhio ed il suo desiderio è quello di avere un lavoro con uno stipendio adeguato. Che gli consenta di dare i soldi mensili ai tre bambini e di permettersi un affitto. Di poter dormire al caldo e di poter mangiare civilmente. E non sempre tranci di pizza o scatolette di legumi consumati in macchina.
Mirko vive con quello che guadagna con dei lavori notturni, che però non lo portano a poter contare su uno stipendio dignitoso e deve dare il mantenimento ai suoi bambini come stabilito dal giudice quando si è separato. Si è ridotto a vivere sulla sua auto. A scovarlo, l’altro giorno, la giornalista Alessandra Altomare di Tva, che, incuriosita da quell’auto adibita a casa, si è fermata a fare qualche domanda a Mirko, che è l’emblema dei nuovi poveri. Sembra incredibile che nella ‘ricca’ Thiene esista un caso del genere eppure Mirko esiste davvero, è uno dei tanti ‘invisibili’ della società e uno dei ‘nuovi poveri’ di questa società.
I papà separati, uomini soli che si trovano ad affrontare difficoltà particolari nella loro vita familiare, rappresentano una realtà sempre più presente nella nostra società. Sono uomini che, per varie ragioni, si sono separati dalla madre dei loro figli e si ritrovano a dover gestire la situazione da soli.
