In quattro fanno la pipì sul portone del Castello a Thiene. Serata al bar e vescica piena, ma per i 4 giovani di usare il bagno del locale non deve essere passato nemmeno per l’anticamera del cervello.
E’ accaduto nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 giugno, in pieno centro a Thiene, sotto gli occhi increduli degli ultimi clienti del locale. I ragazzi, tutti italiani e del posto a quanto pare, appena usciti dall’esercizio commerciale si sono guardati attorno cercando un angolo dove soddisfare i loro bisogni.
Ripresi verbalmente da chi assisteva all’impietosa scena, i giovani non hanno fatto una piega. Cercando di assumere, malamente, un atteggiamento menefreghista e quasi provocatorio. Solo quando si sono riuniti al proprio gruppo, che li aspettava poco distante, hanno ripreso colore sulle guance.
Per loro una figuraccia. Per la città uno schiaffo al rispetto, oltre all’educazione che i loro genitori avranno cercato di dare.
‘C’è da riflettere profondamente su questi comportamenti, che se non ammoniti severamente, rischiano di degenerare. Se da adolescente urini sul Castello di Thiene, da adulto chi sarai? – si è interrogato in una nota Azzolin – dov’è finito il ruolo educativo delle parrocchie? Dove sono le istituzioni? Che attività sono state messe in campo per questi ragazzi, che andrebbero ‘corretti’ con i mezzi che oggi per fortuna, abbiamo a disposizione? Sono ragazzi annoiati? Chiedono attenzione? Forse chiedono risposte a noi adulti che li stiamo ignorando? Riflettiamo e agiamo, il ruolo di chi amministra è anche questo. Non voglio fare polemica – conclude il consigliere comunale – ma non è più opportuno rimanere in silenzio davanti a fatti che ormai, hanno scadenza giornaliera’.
Paola Viero
(ph repertorio/web)