Quando parla della cultura thienese Gianni Casarotto sfodera il suo migliore sorriso e quest’anno, non ci sta nella pelle. E’ felice per una qualità, invidiata a livello nazionale perché l’offerta del teatro comunale di Thiene, un autentico gioiellino dell’Alto Vicentino, fa concorrenza persino alle città metropolitane.
‘Dobbiamo tantissimo agli sponsor, che credono nelle nostre scelte, negli spettacoli proposti ad una utenza, che in tempo di crisi, si abbona, viene al nostro teatro occupando tutti gli spazi disponibili e resta pure in piedi. Abbiamo raccolto poco meno di 100mila euro, somma che la dice tutta sull’investimento che abbiamo fatto per garantire una stagione oltre ogni aspettativa – spiega Casarotto – con nomi eccellenti, selezionati accuratamente per offrire ampia scelta. Ce ne sarà per tutti i gusti’.
Sindaco Casarotto, può farci qualche nome di artista che calcherà il palcoscenico thienese e potremmo gustarci durante la stagione teatrale 2018/2019?
Il primo cittadino preferisce lasciare parlare il vice sindaco Maria Gabriella Strinati, che si è presentata personalmente nelle attività dei numerosi sponsor che hanno sborsato cifre non indifferenti per sostenere la cultura thienese.
Assessore Strinati, è soddisfatta di questo riscontro?
Soddisfatta? Non smetterò mai di essere grata a chi ogni anno mette mani al portafogli per darci un supporto che ci consente di avere un budget senza il quale non potremmo lavorare con la qualità che invece, ogni anno garantiamo alla cultura di Thiene. La gente va a teatro, si siede ed assiste agli spettacoli senza sapere che quell’artista che costa l’occhio della testa, è il frutto di tantissimo lavoro, non solo di selezione tra le varie proposte artistiche, ma di costi che possiamo affrontare grazie agli imprenditori che ci aiutano. Il Comune stanzia circa 40mila euro, il resto lo mettono i privati e gli abbonati.
Sindaco Casarotto, alla fine quanto costerà la stagione teatrale 2018/2019?
Circa 350mila euro, una cifra altissima che comuni come i nostri non potrebbero permettersi. Ecco perché ringrazio i generosi sponsor e l’assessore Strinati che lavora in maniera infaticabile per far si che la cultura portata avanti da Thiene sia di spessore, sia arricchente per chi viene a teatro e non assiste a spettacolini di paese. Questa è la cultura di cui andiamo fieri. Una cultura che in tempi di crisi, altri comuni devono sacrificare, ma che a Thiene ogni anno, diventa sempre più raffinata.
Occuparsi di cultura oggi come oggi non è facile perché si deve dare la priorità ai beni di prima necessità, ai servizi, alle emergenze sociali. E’ normale che un’amministrazione comunale affronti con meno impegno quello che per qualcuno sarebbe secondario, ma che per me è invece, prioritario perché teatro è cultura, è formazione, è educazione. Stiamo attualmente lavorando ad un progetto, che avvicinerà maggiormente i giovani al teatro che di solito snobbano preferendo discoteche e luoghi di distrazione di massa. Voglio fare capire loro che si possono avvicinare al teatro che non devono vedere come un luogo per adulti, noioso e pesante. Il teatro può diventare leggero e divertente se mettiamo nella condizione i ragazzi di accedere ai testi, facendoglieli studiare in maniera stimolante. Ma non voglio anticipare niente perché sono in piena fase operativa e più in là , vi illustrerò meglio il mio progetto.
Strinati, vuole ringraziare qualcun altro oltre ai suoi sponsor così generosi?
Voglio ringraziare il sindaco che mi dà sempre piena fiducia, mettendomi nelle mani un mandato, che è poco popolare, ma che racchiude un impegno nel quale ci vuole competenza e non improvvisazione. Non posso che ringraziare i miei collaboratori dell’Ufficio Cultura che hanno a che fare con una burocrazia che mette lacci snervanti e spesso scoraggia. Ma non posso che abbracciare virtualmente tutti coloro i quali vanno a teatro ogni anno, scelgono un teatro ben tenuto, che non fa acqua nel tetto come molte altre strutture italiane e che occupano ad ogni spettacolo i 454 posti che vanno puntualmente a ruba. Persone di ogni età, che spesso si prendono la briga di contattarmi per ringraziarmi perché hanno speso bene i loro soldi e che escono entusiaste quando escono dal parterre. A loro dico grazie perché se ogni anno miglioriamo è per la carica che mi danno nello scegliere quello che so che li renderà soddisfatti.
Natalia Bandiera