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Thiene, cresce la domanda di case in affitto ma non l’offerta. Boom dei contratti concordati 3+2 tassati al 10%

Sono poche le case disponibili per locazione a Thiene, di fatto una ogni cinque richieste. E per quel poco che viene messo sul mercato, va per la maggiore la formula dei contratti concordati con cedolare secca al 10% e durata base di tre anni rinnovabile automaticamente per altri due. «Dal 2023 è in corso un’impennata di questa tipologia contrattuale in tutta la provincia, che rappresenta ormai il 90% del totale», dichiara Renato Guglielmi, presidente della sezione provinciale di Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, e titolare di un’agenzia di Zanè.
Il punto sulla tensione relativa alla domanda insoddisfatta di alloggi nel territorio è stato fatto sabato 22 giugno nel corso nella giornata thienese di studio della delegazione di Fiaip Vicenza. In cui è stato fatto anche un primo bilancio dell’attività dello Sportello Casa di Thiene, il punto informativo di orientamento gratuito per i cittadini su questioni inerenti la gestione degli immobili residenziali. Lo Sportello, operativo da aprile 2023, è un progetto in collaborazione tra Comune di Thiene, Fiaip,
Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Vicenza e Associazione della Proprietà Edilizia ConfEdilizia di Vicenza. A distanza di un anno gli accessi al servizio sono stati oltre cinquanta. I quesiti più frequenti sono stati appunto quelli sull’applicazione dei contratti concordati di locazione con cedolare al 10%. Ma gli utenti hanno richiesto anche informazioni su questioni più particolari in materia di compravendita di immobili, come la tassazione all’atto di acquisto e quella nei casi di successioni.
Sul tema della pressione sul mercato immobiliare residenziale cittadino il sindaco Giampi Michelusi evidenzia innanzitutto i numeri della crescita demografica di Thiene. Dove, dato aggiornato al 31 dicembre 2023, la popolazione è aumentata a 24.059 residenti con un’età media di 45 anni. Mentre il numero di nuclei famigliari è salito di 106 unità a 10.617. Sono inoltre aumentate le nascite e diminuiti i decessi.
Il polo urbano di Thiene è attrattivo: vi cercano casa giovani famiglie e single, per vivere in un’area urbana ben fornita dai servizi e lavorare nelle numerose aziende private, nelle scuole e nelle strutture sanitarie del territorio. L’anno scorso i prezzi delle case a Thiene sono aumentati più della media provinciale, come evidenziato dal listino 2023 della Borsa immobiliare
(LINK A https://www.altovicentinonline.it/economia-2/schio-thiene-asiago-nel-2023-prezzi-delle-case-recenti-e-ristrutturate-in-netta-crescita/). E anche il costo più alto dei mutui non aiuta le compravendite, il cui numero infatti scende. L’impennata delle quotazioni delle case è rilevante soprattutto per gli immobili costruiti negli ultimissimi anni. «Le compravendite relative a edifici nuovi rappresentano non più del 3-5% del totale. I prezzi si aggirano sui 250/300mila euro per un bilocale e 400mila euro per un trilocale», commenta Guglielmi, che ha presentato i dati dell’Osservatorio Fiaip sulla provincia di Vicenza. «Per le compravendite, dall’analisi delle dinamiche del mercato immobiliare rispetto al tema dell’efficienza energetica, è emerso che il mercato rimane prioritariamente caratterizzato da compravendite di immobili usati energivori; in particolare prevalgono le transazioni di edifici nelle classi energetiche più basse per tutte le categorie di immobili presi in considerazione, anche se vi è stata una nicchia di mercato specifica del nuovo, appannaggio di un target comunque limitato a causa degli alti prezzi di compravendita. Per il 2024 – prosegue Guglielmi – si rileva un andamento delle compravendite che conferma una leggera flessione come nel 2023, ma con una sostanziale stabilizzazione dei prezzi degli immobili se non con leggeri incrementi per quegli immobili relativamente poco energivori, quindi con un’età media fino a 20 anni. Anche per Thiene e il suo territorio, la casa si conferma bene rifugio ed ottimo investimento economico per le famiglie».
Ma ancora più difficile è trovare alloggio in affitto.
Cioè, fisicamente le case ci sarebbero anche. Ma sono troppo poche quelle sul mercato. Nello specifico di Thiene, l’11,5% delle unità immobiliari urbane a uso residenziale sono sfitte: per la precisione 1390 su un totale di 12.007, dato aggiornato al 31 dicembre 2023 del Polo Catastale Alto Vicentino. Anche se va detto che non tutte le unità sfitte registrate come residenziali sono abitabili. Tante, addirittura oltre il 50% nei comuni rurali dell’Alto Vicentino secondo gli osservatori, sono in realtà ruderi o edifici semi abbandonati che avrebbero bisogno di rilevanti interventi di ristrutturazione e adeguamento.
«Per Thiene – riassume Guglielmi – si consolida l’incremento della richiesta di case in affitto, dovuto presumibilmente alla instabilità nelle scelte dei millennial, ma anche una sempre maggiore frammentazione dei nuclei familiari: si è passati dalle famiglie di tre o quattro persone a nuclei costituiti da coppie o da single. In linea con l’andamento del territorio provinciale, anche a Thiene la domanda di immobili in locazione supera l’offerta. Il rapporto tra domanda e offerta di alloggi in locazione è mediamente di cinque a uno». Il motivo principale è che molti proprietari privati non vogliono correre il rischio di incorrere nella morosità degli inquilini e nelle relative tempistiche lunghe degli sfratti e incertezze sull’esito delle pratiche di recupero del credito. Sul tema la Fiaip chiede un cambiamento legislativo che preveda che i contratti di locazione possano essere titoli esecutivi.
A Thiene
persiste inoltre la tensione sull’edilizia popolare per la fascia di popolazione in maggior difficoltà economica. «Abbiamo – conclude il sindaco Michelusi – 110 nuclei famigliari in lista d’attesa per case Ater e comunali con bandi Erp. Sforzi per aumentare il numero di alloggi disponibili con canoni agevolati sono in corso, ma purtroppo le risorse sono limitate a causa dell’esosità del peso dello Stato sulle finanze comunali e le assegnazioni sono rallentate dalle procedure burocratiche».

Federico Piazza