Scivolare per le vie del centro di Thiene ai più âgé può ricordare un vecchio gioco che facevano da bambini, ‘la campana’: saltellando su un piede solo dovevano affrontare un percorso. Oggi, al posto del tracciato fatto col gessetto, c’è il guano dei piccioni che obbliga la gente a saltellare, schivare, o fare retro font per poter entrare nel negozio in cui hanno intenzione di fare acquisti. ‘Bombardano’ di tutto: vetrine, ombrelloni, marciapiede e tavolini.
Un problema non nuovo. Negli ultimi anni, per scacciare i volatili, è stato provato il ‘falco elettronico’ che gracchiava dagli altoparlanti comunali. Poi era stato abbozzata l’idea di far volare in modo sperimentale sui cieli di Thiene il falco vero e proprio. Ma con pochi risultati.
Intanto ogni mattina, laddove sul lastricato pubblico insozzato dalle ‘bombe’ dei piccioni si affaccino vetrine di negozi, bar e uffici, i titolari delle attività armati di secchio d’acqua e spazzolone escano a pulire per dare un decoro alla loro attività, oltre che al centro storico di Thiene.
Resta da chiedersi, visto il recente e rigoroso regolamento comunale dei plateatici, se la ‘nuance’ del guano dei piccioni potrà soddisfare o meno i diktat delle Belle Arti.
P.V.